Scontro sui migranti, Renzi avvisa la Ue: «Aiutateci o chiudiamo i rubinetti»

Scontro sui migranti, Renzi avvisa la Ue: «Aiutateci o chiudiamo i rubinetti»
di Diodato Pirone
Lunedì 10 Luglio 2017, 08:20
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ROMA Sui migranti Matteo Renzi insiste: «Fra noi e la Lega c'è un abisso - dichiara al Tg2 - ma dobbiamo smettere di far venire tutti qua. Aiutarli a casa loro è putro buon senso». Renzi dunque rivendica e precisa il senso di quanto riportato nel suo libro lanciato ieri con anticipazioni su molti giornali.

«Noi pensiamo e abbiamo investito nella cooperazione internazionale - sottolinea l'ex premier - Riteniamo fondamentale investire in Africa mentre la Lega ha portato in Africa solo diamanti, noi crediamo nello ius soli, è un principio di civiltà, sacrosanto. Ma al tempo stesso dobbiamo smettere di far venire tutti qua, dobbiamo salvarli tutti, ma non possiamo accoglierli tutti, è buon senso».

LE ACCUSE
L'accusa di Renzi è sempre verso l'Europa egoista che deve, dice l'ex premier, stare a sentire le richieste dell'Italia: «Dal dramma immigrazione - continua - se ne esce facendosi sentire con più forza in Ue, ha ragione Gentiloni: nei prossimi mesi si decidono i soldi per i prossimi 6 anni, se l'Ue non dà una mano sui migranti noi non diamo i quattrini a chi non accoglie. O tutti rispettano le regole o chiudiamo il rubinetto dei soldi».

Le parole di Renzi hanno suscitato consensi e qualche critica dentro il Partito democratico e soprattutto hanno sollevato polemiche a sinistra del Pd. Ad esempio la ministra della Difesa, Roberta Pinotti, ha detto in un videomessaggio destinato ad una manifestazione a Lampedusa che: «Certamente salvare è un dovere, ma non possiamo immaginare di accogliere senza una misura, perché la cosa fondamentale è che l'accoglienza si sposi con l'integrazione». «In questo senso - conclude Pinotti -mi auguro che l'Italia colga la grande opportunità di un progetto per l'Africa che deve essere un progetto di stabilizzazione e di sviluppo, perché l'Africa può essere una grande risorsa e ha grandi potenzialità».
Chi ha parlato di errore è stato l'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia: «Io penso che noi abbiamo il dovere morale, giuridico e politico di salvare vite. Questo è il primo presupposto. Poi ci sono stati 2 errori a cui bisogna rimediare: il primo è il Trattato di Dublino che prevede che la richiesta di asilo si può fare solo nel luogo in cui sbarca. Poi Triton per cui l'Italia è l'unico porto in cui far approdare le barche, un accordo di cui nessuno sapeva ma è stato un grave secondo errore».

Pisapia comunque sottolinea anche il valore della comune battaglia sullo ius soli.
E proprio sulla legge sulla cittadinanza per i minori figli di coppie straniere continua ad imperversare la polemica. Complice anche l'intervista rilasciata da Silvio Berlusconi ieri al Messaggero nella quale ha definito lo ius soli «un messaggio sbagliato destinato a suscitare illusioni e false speranze».

IL PUNTO
Posizione ribadita da Daniela Santanché e dal capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta: «Ha ragione il presidente Berlusconi in merito all'inspiegabile accelerazione della maggioranza sullo Ius Soli - spiega Brunetta - una legge come quella voluta dal governo e da Renzi sarebbe un invito ai migranti che non ci possiamo assolutamente permettere. A questo punto il ministro Minniti, considerando anche la sordità dell'Europa, dovrebbe far seguire i fatti ai suoi proclami. Chiuda i porti italiani e se l'Ue non darà risposte concrete nelle prossime settimane ritiri l'Italia da Triton. E soprattutto, per amor di verità e per rispetto nei confronti dei nostri concittadini, renda pubblici i documenti degli accordi del 2014-2015 sottoscritti da Renzi premier e da Alfano ministro dell'Interno», conclude Brunetta.
Sul fronte dei 5Stelle Luigi Di Maio si prepara ad aggredire il problema all'estero: «Mercoledì andrò ad incontrare Frontex per capire se quella è una missione che sta dando un aiuto all'Italia o sta facendo gli interessi dei paesi europei che hanno abbandonato l'Italia - dice l'esponente dei 5Stelle - E poi venerdì sarò a Ventimiglia per visitare un campo profughi».