Sul voto estero «abbiamo messo in campo tutte le misure possibili per garantire le normali procedure di elezione. Nei prossimi giorni intensificheremo comunque le campagne comunicative: per la prima volta si vota con la nuova legge elettorale ed è importante che gli italiani conoscano gli strumenti per scegliere liberamente candidati e partiti», ha sottolineato Minniti.
I cortei di ieri si sono svolti «con serenità a parte qualche tensione a Milano e ringrazio le forze dell'ordine. È andata bene la manifestazione dell'Anpi a Roma, che ha reso plasticamente evidente il diverso approccio all'antifascismo: picchiare un carabiniere o lanciare bombe carta contro poliziotti non c'entra niente con l'antifascismo», ha detto ancora il ministro, «L'antifascismo è un valore fondativo della nostra democrazia: io ho incontrato il presidente dell'Anpi Nespolo e gli ho assicurato massima attenzione al tema».
Per quanto riguarda la questione migranti, Minniti ha detto che «sono otto mesi che il flusso degli arrivi è diminuito e nei primi 2 mesi del 2018 gli arrivi sono calati del 60% e a febbraio addirittura è diminuito del 90%.
Abbiamo cambiato il sistema e io sono orgoglioso che noi siamo riusciti a mettere in campo una politica sull'immigrazione nel Mediterraneo, per la prima volta sta agendo in Libia l'Unhcr e questo lo si deve molto all'impegno del governo italiano». «Temo che le cifre sui rimpatri obbligati siano difficilmente dimostrabili - ha poi aggiunto Minniti, riferendosi ai dati sui rimpatri forzati fornite nei giorni passati da Silvio Berlusconi - quello che è certamente dimostrabile è che l'Organizzazione mondiale per l'immigrazione ha fatto negli ultimi mesi più di 22.000 rimpatri volontari assistiti. Assistito, vuol dire che, a ciascuno di quei migranti, è stato dato un budget per rifarsi una vita nel Paese di provenienza«. »Abbiamo messo in campo l'ipotesi di un modello che può funzionare, in Africa e in Libia. Questo non era mai avvenuto prima e se questo modello dovesse consolidarsi sarebbe un grande risultato per l'Italia».