Ue, Conte vede Weber e chiede nomine equilibrate: il premier rimarca il peso italiano

Ue, Conte vede Weber e chiede nomine equilibrate: il premier rimarca il peso italiano
Ue, Conte vede Weber e chiede nomine equilibrate: il premier rimarca il peso italiano
Lunedì 10 Giugno 2019, 19:42 - Ultimo agg. 21:56
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Mentre la partita a poker per le nomine ai vertici della Ue entra nel vivo e le carte in mano al candidato ufficiale del Ppe per la Commissione Manfred Weber appaiono più deboli, il bavarese si gioca il tutto per tutto e vola a Roma a incontrare il premier Giuseppe Conte: tappa di un tour tra le capitali del Vecchio Continente per cercare di coagulare consensi intorno al proprio nome, in vista del vertice europeo del 20 giugno chiamato a discutere il dossier.

Roma al momento è estranea alle grandi manovre delle famiglie politiche continentali, impegnate nel dialogo per mettere in piedi una maggioranza al Parlamento di Strasburgo, ma un sostegno al candidato tedesco potrebbe riuscire a garantirle comunque una contropartita di livello. Nelle scorse settimane l'Italia non ha nascosto di ambire alla poltrona di uno dei commissari con deleghe economiche e nell'incontro con Weber Conte ha chiesto che nel valzer delle nomine si arrivi a «una soluzione equilibrata», che tenga conto in primis del «criterio geografico»: vale a dire il peso dell'Italia, terza economia dell'eurozona e quarto Paese dell'Ue per popolazione.

Quanto a Weber, la strada per arrivare a Palazzo Berlaymont, sede della Commissione, è ancora tutta in salita. Almeno apparentemente, sembrerebbe essersi sfilato un avversario temibile: il capo negoziatore della Ue per la Brexit, Michel Barnier, che ha confermato il suo sostegno al tedesco. Ma il sistema degli Spitzenkandidat, i candidati di punta dei partiti politici europei, è stato depotenziato e sconta l'opposizione forte del presidente francese Emmanuel Macron e dei liberali, cruciali per formare una maggioranza. Mentre nel Consiglio europeo, che deve nominare il successore di Jean-Claude Juncker, il Ppe è attualmente in minoranza: solo otto capi di Stato e di governo dell'Ue sono dei popolari mentre liberali e i socialisti contano su 15 presenze.

Per Weber è dunque importante ottenere il gradimento di battitori liberi come l'Italia o la Polonia, dove il bavarese è stato venerdì scorso. Il candidato alla presidenza della Commissione che dovesse emergere dal vertice europeo dovrà poi ottenere il gradimento dalla maggioranza del Parlamento Ue, che nel frattempo eleggerà il proprio presidente durante la plenaria inaugurale del 2-4 luglio. E chissà che - se non dovesse farcela per la Commissione - il nome di Weber non spunti di nuovo, stavolta per la guida dell'Eurocamera. Tra le persone vicine al politico tedesco, acclamato nuovamente mercoledì scorso alla guida del proprio gruppo nell'emiciclo di Strasburgo, c'è chi sottolinea che Weber non si sarebbe mai assunto il rischio di questa campagna senza contare in una contropartita: forse proprio una delle altre cariche in gioco in questo Risiko europeo.
 

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