Nuovo Dpcm, Conte in diretta: insieme eviteremo lockdown Natale. Ristori per aziende arriveranno sui conti bancari

Nuovo Dpcm, Conte in diretta: insieme eviteremo lockdown a Natale. Ristori per le aziende arriveranno sui conti bancari
Nuovo Dpcm, Conte in diretta: insieme eviteremo lockdown a Natale. Ristori per le aziende arriveranno sui conti bancari
Domenica 25 Ottobre 2020, 12:11 - Ultimo agg. 26 Ottobre, 13:41
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Il nuovo dpcm con le nuove misure anti-contagio entrerà in vigore domani e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ne illustra il contenuto in una conferenza stampa in diretta facebook da Palazzo Chigi. «Gli ultimi dati epidemiologici che abbiamo analizzato non ci possono lasciare indifferenti. L'analisi segnala una rapida crescita con la conseguenza che lo stress sul sistema sanitario nazionale ha raggiunto livelli preoccupanti», spiega il premier dicendo che l'obiettivo è «scongiurare un nuovo lockdown a Natale» e annunciando «ristori per i settori in crisi che arriveranno direttamente sui conti correnti bancari».

«I dati che stiamo esaminando - spiega ancora - dicono che la pandemia sta correndo in maniera uniforme e critica in tutta italia. Di qui l'intervento del governo a ridefinire quadro di misure restrittive. E potremo già nei prossimi giorni lasciare alle regioni di concordare con noi misure più restrittive». «Con questo quadro di misure confidiamo di poter affrontare più distesamente il mese di dicembre.

Vorremo arrivare al Natale con predisposizione d'animo serena». Se le misure bastano? «Spero di si ma certo non è che a Natale, anche se arriveranno le prime dosi dei vaccini, potremo tutti abbracciarci e fare feste e festicciole. Ma l'importante è arrivarci sereni».

«Obiettivo è scongiurare un nuovo lockdown»

«L'obiettivo è chiaro, vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica perché solo così riusciremo a gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti. Ma questo significa offrire risposta efficiente e cure adeguate a tutti i cittadini e scongiurare lockdown generalizzato, il paese non può piu permetterselo», continua Conte. «Dobbiamo salvaguardare l'economia e il diritto alla salute».

«Dobbiamo fare il possibile - aggiunge - per proteggere salute ed economia. Di qui la necessità di misure più restrittive, che entreranno in vigore questa sera fino al 24 novembre». «La chiusura di teatri, sale concerto e cinema è stata una decisione particolarmente difficile, tra le altre», dice poi il premier. «Questo governo, pur nella varietà di sensibilità e posizioni, ha un obiettivo ben chiaro e queste misure delineano un quadro chiaro: non vogliamo penalizzare direttamente il tessuto produttivo ed economico ma nello stesso tempo se non stringiamo quelle misure difficilmente potremmo venirne a capo in questo mese novembre. Noi confidiamo che a novembre soffriremo un poco ma poi torneremo a respirare». 

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«Non è un coprifuoco»

«Non abbiamo introdotto il coprifuoco, non è una parola che amiamo ma raccomandiamo di muoversi solo per motivi di lavoro, salute studio e necessità e di non ricevere a casa persone che non siano del nucleo familiare», spiega quindi Conte. «Il virus corre molto e dunque noi dobbiamo essere pronti e flessibili a intervenire - dice - Ma non possiamo imputare al governo di essersi distratto e aver abbassato la soglia di attenzione: ricordo che prima dell'estate tutti, anche l'opinione pubblica, pensavano di aver passato la pandemia mentre il governo ha chiesto la proroga dello stato di emergenza ha detto che non potevamo abbassare la guardia e ha continuato a comprare mascherine e respiratori». Ma ci sono stati errori del governo o delle regioni? «Possono esserci stati errori - ha risposto - ma non sottovalutazioni».

«Ci possono essere stati degli errori, si può far sempre meglio ma non ci sono state sottovalutazioni. Abbiamo lavorato su tutti i fronti. Quando si affronta una guerra non è che si può dire di non aver fatto abbastanza per vincere. Gli stessi italiani probabilmente sono più frustati rispetto alla prima ondata. Ma se siamo un Paese forte lo dimostreremo anche adesso, i conti si fanno alla fine e noi ce la faremo anche questa volta».

«Ristori sul conto corrente e stop rata Imu»

«I ristori arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati con bonifico bancario dell'Agenzia delle Entrate». «L'Italia è un grande paese - prosegue - l'abbiamo dimostrato la scorsa primavera, ce l'abbiamo fatta nella prima fase e ce la faremo anche adesso». «Riusciremo così ad affrontare dicembre e le festività natalizie con maggiore serenità». E poi «arriveranno nuovi contributi a fondo perduto. Ci sarà un credito d'imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre. Verrà cancellata la seconda rata Imu dovuta entro il 16 dicembre». 

«I conti della Nadef al momento direi che non vengono alterati. Non c'è necessità di alterare il quadro di finanza pubblica già approvato dal Parlamento. Se riusciremo a tenere la curva sotto controllo non vedo prospettive di fare nuovi scostamenti» di bilancio, aggiunge poi Conte. Il premier informa inoltre che il Cdm per il varo degli aiuti non si terrà oggi come sembrava in un primo momento ma «lunedì o martedì». «I nuovi indennizzi sono tutti aggiuntivi a quelli già in vigore e confidiamo di andare in Gazzetta Ufficiale già martedì - aggiunge -. Vediamo se il Cdm sarà lunedì o martedì».

Conte annuncia anche che «verrà offerta un a nuova indennità mensile una tantum per gli stagionali del turismo, spettacolo, lavori intermittenti dello sport».

Gli scontri a Roma e Napoli

«Le proteste ci sono e «ci mancherebbe: se fossi dall'altra parte anche io proverei rabbia contro misure del governo, anche se direi di aspettare e vedere il sostegno economico che sarà cospicuo», ha poi ammesso il premier in riferimento agli scontri avvenuti a Napoli e Roma. Ma bisogna stare attenti «perché non dobbiamo offrire ai professionisti della protesta e dei disordini sociali di avere spazio».

I provvedimenti saranno in vigore a partire da domani e fino al 24 novembre. Palestre e piscine, sale gioco e casinò saranno chiuse. Si va oltre con la serrata obbligatoria per cinema e teatri, lo stop a feste, anche di matrimoni e di comunioni, e alle gite scolastiche. I centri commerciali resteranno aperti la domenica malgrado le richieste delle Regioni.

Ecco il testo del nuovo dpcm

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