Cappato fermato a Bruxelles, mangiava riso geneticamente modificato

Cappato fermato a Bruxelles, mangiava riso geneticamente modificato
Martedì 5 Marzo 2019, 20:25 - Ultimo agg. 23:06
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Le autorità belghe hanno fermato gli attivisti radicali Marco Cappato e Marco Perduca dopo che avevano mangiato del riso geneticamente modificato davanti alla sede del parlamento europeo a Bruxelles con la tecnica Crispr. Lo rende noto un comunicato dell'associazione Luca Coscioni che, assieme alla piattaforma internazionale Science for Democracy, ha organizzato una "merenda Crispr" a Place du Luxembourg con l'obiettivo di promuovere la conoscenza delle nuove tecniche di coltura e i loro effetti benefici sull'agricoltura col messaggio «Give Crispr a chance!».

«L'Associazione Luca Coscioni e la piattaforma internazionale Science for Democracy hanno organizzato oggi una merenda Crispr a Place du Luxembourg, davanti al Parlamento Europeo, con l'obiettivo di promuovere la conoscenza delle nuove tecniche di coltura e i loro effetti benefici sull'agricoltura. Dopo l'assaggio del rice pudding, le autorità belghe hanno confiscato il riso, e hanno identificato Marco Cappato e Marco Perduca, coordinatori di Science for Democracy, convocandoli il mese prossimo per giustificare le proprie azioni e spiegare la provenienza del riso», riferisce una nota dell'ufficio stampa dell'Associazione Luca Coscioni. Fra i partecipanti all'iniziativa anche giovani ricercatori e la genetista italiana Vittoria Brambilla.

Oltre a mangiare prodotti geneticamente editati, i partecipanti hanno informato i presenti sulle nuove breeding techniques sviluppate in Europa, i loro effetti benefici sull'agricoltura e le criticità legali in Europa.
Ricordando come la scienza sia un diritto umano. Nella nota si ricorda che «il 25 luglio del 2018 la Corte di giustizia dell'Unione europea ha stabilito che le piante ottenute con tecniche di coltura di precisione, come quelle prodotte con le tecniche Crispr, sono classificate come Ogm e soggette alle leggi derivate dalla Direttiva europea del 2001 sugli organismi geneticamente modificati. I partecipanti credono che la sentenza della Corte sia incoerente con la realtà dei fatti, considerato che piante ottenute con tecniche meno precise non sono classificate e regolate come gli Ogm». 
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