Ciani nuovo vice capogruppo Pd alla Camera: «Ma non mi iscrivo al Pd». Il no alle armi a Kiev agita i dem

Sostituisce Piero De Luca. La replica di Schlein: «Linea del partito è chiara».

Paolo Ciani, neo eletto vicecapogruppo del Pd alla Camera
Paolo Ciani, neo eletto vicecapogruppo del Pd alla Camera
Mercoledì 7 Giugno 2023, 19:36 - Ultimo agg. 8 Giugno, 07:00
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No alle armi in Ucraina, alla gestazione per altri e al passaggio nel Pd. Hanno destato polemiche i dem le prime dichiarazioni di Paolo Ciani, nuovo vicecapogruppo alla Camera. Ciani, iscritto a Demos, ha infatti escluso cambi di partito: «Non mi iscrivo al Pd, a differenza dei colleghi di Articolo 1», ha dichiarato dopo la nomina, al posto di Piero De Luca. 

La posizione sulle armi all'Ucraina

Ciani è noto perché è l'unico nel Pd ad essersi opposto in Parlamento all'invio di armi all'Ucraina. «Sì, ho votato contro», ha ribadito, prima di aggiungere: «Nel nostro popolo questa discussione c'è, è un fronte molto più ampio di come è rappresentato in Parlamento, nei numeri del gruppo.

Il Pd la scorsa legislatura ha fatto una scelta legittima, dopo una novità sconvolgente e mentre sosteneva un governo di unità nazionale, ma ora dopo un anno e mezzo di guerra il partito può evolvere in nuove posizioni. Si può anche cambiare parere. Il no alle risorse del Pnrr per le munizioni è stato un salto di qualità, non sbagliato». 

In molti hanno visto la nomina di Ciani (esponente della Comunità di Sant'Egidio) come un messaggio della segretaria Schlein ai cattolici del suo partito dopo alcuni addii polemici, come quello di Beppe Fioroni. «Sicuramente è stato un segno di attenzione da parte della segretaria ai cattolici in generale, ma io non sono del Pd, quindi non posso dire: ora i cattolici si sentono a casa nel Pd», ha però replicato Ciani, in dissenso anche sulla gestazione per altri. «Sono contrario - ha affermato - penso alle posizioni del mondo cattolico, ma anche a quelle di un pezzo di mondo femminista. Ma non amo fare battaglie ideologiche, quindi sono favorevole alla registrazione dei figli di coppie Lgbt+».

La replica di Schlein (dopo la correzione di Ciani)

Nel pomeriggio è arrivata la replica della segretaria Schlein: «Mi sembra che lo stesso Ciani abbia chiarito le sue affermazioni», fatte «a nome del suo partito Demos, che ha corso con il Pd alle politiche». Per Schlein, «la linea del Pd è ben chiara ed è quella».

In precedenza era arrivata la correzione dello stesso interessato: «Vedo che le mie dichiarazioni rilasciate a Repubblica suscitano attenzione soprattutto perché sottolineano la mia indipendenza. È vero, non sono iscritto al Pd. Ma se mi sono convintamente candidato con la lista Pd-Idp è perché credo che sia possibile in questo Gruppo portare avanti molte delle mie convinzioni per la giustizia sociale e la pace». Il neo vicecapogruppo ha poi aggiunto che le sue parole «miravano a sottolineare come alcune mie posizioni non impegnano certo né il Gruppo né il partito. Come è sempre stato per gli eletti indipendenti della sinistra». 

Le polemiche

Un chiarimento arrivato dopo varie polemiche nel partito. Nel pomeriggio, via twitter, aveva risposto Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo. «Paolo Ciani diventa vicecapogruppo del gruppo del Pd, dichiara di non volersi iscrivere al nostro partito ma di volerne cambiare la linea su Ucraina. Grande confusione sotto il cielo. Una cosa però mi pare importante ribadirla: il sostegno del Pd alla resistenza Ucraina non cambia e non cambierà». 

Già ieri invece il vice segretario uscente Piero De Luca (nominato invece segretario con delega a Pnrr e Riforme) aveva parlato di «vendetta trasversale» dopo che lui e suo padre (il presidente della Campania, Vincenzo) avevano sostenuto nella corsa alla segreteria lo sfidante Stefano Bonaccini. 

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