Oltre 120mila sterline all'anno: sono i parlamentari italiani i più pagati al mondo

Oltre 120mila sterline all'anno: sono i parlamentari italiani i più pagati al mondo
di Valentino Di Giacomo
Giovedì 3 Gennaio 2019, 07:30 - Ultimo agg. 17:18
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Una mossa per recuperare i consensi perduti, ma anche la risposta ad una richiesta di equità assai avvertita dai cittadini. Il rilancio della proposta di tagliare gli stipendi dei parlamentari di Di Maio e Di Battista serve per lanciare un messaggio alla pancia degli elettori grillini, ma ha il suo fondamento nell'evidenza che gli onorevoli italiani sono i più pagati. Tra indennità, diaria, e rimborsi, in media sei volte e mezzo più di un elettore e, talvolta superando, i 16mila euro mensili. Un parlamentare riesce a portare a casa il 60 per cento in più rispetto alla media dei colleghi europei. Secondo uno studio inglese sono gli italiani i veri «Paperoni»: guidano la classifica con 120.546 sterline annue, seguiti da Australia (117.805), Usa (114.660), Canada (100.166) e Norvegia (87.964).
 
La Camera conta 630 deputati. L'indennità è di 10.435 euro lordi, 5mila al netto di ritenute fiscali e previdenziali. Il rimborso spese per il soggiorno a Roma è di 3.500 euro, meno 206 euro per ogni giorno di assenza quando si svolgono votazioni. Più viaggi gratis in autostrada, in treno (prima classe), nave e aereo sul territorio nazionale. Per i trasferimenti in aeroporto c'è un rimborso da 1.107 a 1.331 euro al mese a seconda della distanza. E altri 3.690 euro per il rapporto eletto-elettore, utilizzabile per lo stipendio dei collaboratori: altra nota dolente dal momento che solo in sparuti casi questa cifra finisce allo staff. A spulciare le spese di mandato stride ancor di più il rimborso di 258 euro mensili per le telefonate, dal momento che le tariffe flat degli operatori telefonici consentono di tenersi al di sotto di questa cifra. I deputati possono beneficiare di altri 2.500 euro (per legislatura) per le spese informatiche. A chiudere le prebende l'assegno di fine mandato: 46.814 euro per una legislatura, 140.443 per tre. L'unica sforbiciata è arrivata con il governo Monti, almeno sulle pensioni, con il passaggio dal retributivo al contributivo. Discorso simile per gli onorevoli di Palazzo Madama che, anzi, guadagnano più dei colleghi di Montecitorio. I 315 senatori ricevono 11.555 euro di indennità, 3.500 di diaria, 1.650 per i trasporti e 4.180 per le spese di rappresentanza.

Ben pagati anche i deputati delle altre nazioni, ma non ai livelli di quelli italiani. I 736 deputati del Parlamento Ue ricevono un'indennità netta di 6.200 euro, più 304 euro per ogni presenza. Documentando le spese, i deputati possono farsi rimborsare i viaggi effettuati. Ci sono poi 4.299 euro mensili di rimborso spese generali (ufficio, telefono, informatica). I collaboratori sono pagati dal Parlamento per un importo massimo di 19.709 euro. Il vitalizio scatta a 63 anni, 1.392 euro per un mandato, 2.784 per due, 5.569 euro dai 20 anni in poi.

In Francia i 577 deputati dell'Assemblée nationale percepiscono un'indennità lorda di 7.100 euro, 5.677 tolte le ritenute previdenziali, ma il netto varia in base all'imposta sul reddito. Alcuni parlamentari hanno a disposizione uffici e stanze dove dormire. Libera la circolazione ferroviaria, ma solo 40 viaggi aerei pagati fra il collegio e Parigi, e 6 fuori collegio. 6.400 euro al mese per spese relative al mandato. Altri 9.138 euro sono per la retribuzione dei collaboratori, pagati dal deputato o dall'assemblea. Il Germania, i 620 parlamentari del Bundestag ricevono un'indennità lorda di 7.668 euro, il netto varia in base all'imposta sul reddito. Non ci sono ritenute previdenziali, ma c'è un contributo mensile di 3.984 euro per l'esercizio del mandato. In caso di malattia scatta anche una penale di 20 euro per ogni giorni di assenza. Treni gratis e il rimborso dei viaggi aerei nazionali nell'esercizio delle funzioni con giustificativi di spesa. Tutti hanno un ufficio arredato nei palazzi del Bundestag e mille euro al mese per le spese di gestione. I collaboratori sono a carico del Parlamento per un massimo di 14.712 euro. Fanalino di coda gli spagnoli con 2800 euro circa di indennità lorda. Oltre 6mila euro per gli inglesi, 8500 per gli olandesi, 7400 per i belgi, 8mila per gli austriaci che tra l'altro sommano i contributi previdenziali dei loro parlamentari a quelli normali considerando il lavoro in Parlamento un lavoro alla stregua degli altri. Va detto però che il Parlamento italiano è quello che vanta più giorni di lavori rispetto alla maggior parte degli altri Paesi.
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