Gli irriducibili della luce in fondo al tunnel dovranno farsene una ragione. Avevano preso un abbaglio. Sì perché dentro casa Italia le cose vanno decisamente male. Il Pil, vale a dire la ricchezza prodotta dal Paese, va peggio del previsto: nel secondo trimestre è calato dello 0,2% rispetto ai primi tre mesi dell'anno, quando l'economia aveva registrato una contrazione dello 0,1%.
Su base annua poi è sceso dello 0,3% con un valore reale di 340 miliardi. Mai così nera dal 2000. Insomma, siamo in recessione. Sì proprio quella dalla quale eravamo faticosamente riusciti a venir fuori con buona pace dell'arcigna Unione Europea che minacciava strigliate e liste nere.
E dunque gli sforzi e le promesse del governo almeno per ora, hanno fatto cilecca. La crescita continua a essere negativa, come d'altra parte avevano già anticipato i dati sulla produzione industriale relativi al secondo trimestre (-0,4% nella media del periodo). Spiazzati pure gli analisti che si aspettavano una variazione tra -0,1% e +0,1%.
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