Qatargate, rimozione immunità Cozzolino e Tarabella: l'Europarlamento vota sì alla revoca

L'europarlamentare napoletano ha assistito online da casa alla seduta

La Plenaria dell'Europarlamento ha votato a favore della revoca dell'immunità per Andrea Cozzolino
La Plenaria dell'Europarlamento ha votato a favore della revoca dell'immunità per Andrea Cozzolino
di Leandro Del Gaudio
Giovedì 2 Febbraio 2023, 13:55 - Ultimo agg. 3 Febbraio, 10:31
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«Si tratta di una decisione burocratica, in una vicenda nella quale sono pronto a spendermi fino in fondo a difendermi». È questa la posizione di Andrea Cozzolino, assistito dagli avvocati Federico Conte, Dezio Ferraro, Dimitri De Becó, nel corso dell’inchiesta detta Quatargate.

Spiegano i legali: «Apprendiamo dalla stampa che la richiesta di revoca dell’immunità nei confronti dell’onorevole Cozzolino è stata evasa dalla Commissione Jury, prima, e dal Parlamento Europeo, dopo, in tempi record e con un iter meramente burocratico, senza nessuna discussione sui temi e sugli interrogativi posti in commissione dall’onorevole Cozzolino, sulla matrice e la natura dell’inchiesta, e senza tenere in alcun conto la sua stessa attività parlamentare sui dossier Qatar e Marocco, pur essendo del tutto incompatibile con l’accusa, invero alquanto generica, formulata al suo indirizzo. Della sua lunga audizione è rimasta solo la sua rinuncia all’immunità, che egli rivendica come una scelta di dignità e di responsabilità. Una scelta coraggiosa fatta anche per consentire ai suoi colleghi un più libero confronto politico su quello che sta avvenendo. Le guarentigie parlamentari, infatti, è doveroso ricordarlo, non sono un diritto personale e disponibile del deputato, ma una prerogativa a tutela del Parlamento e della sua funzione. In questa vicenda, invece, il Parlamento europeo ha rinunciato ad affrontare, finanche nel dibattito, una questione cruciale per la sua stessa autonomia e indipendenza, pur trovandosi al cospetto di una iniziativa giudiziaria che nasce dall’opaca attività di intelligence dei servizi segreti, soprattutto non europei, e che sta minando in profondità la stessa credibilità politica e istituzionale dell’Unione Europea. Un’inchiesta affidata, quanto agli sviluppi, a un pentimento interessato, pronto e conveniente, che la nostra esperienza giudiziaria in materia ci fa guardare con sospetto e scetticismo. L’onorevole Cozzolino, per parte sua, rivendica la sua estraneità ai fatti e si difenderà in tutte le sedi, come ha già fatti innanzi alla Commissione, perché possa essere accertata la verità». 

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