Quirinale, come si vota ai tempi del Covid: addio ai catafalchi, drive in (e quarantena) per i grandi elettori positivi

Addio ai catafalchi, drive in (e Covid hotel) per i grandi elettori positivi: così sarà il voto ai tempi del virus
Addio ai catafalchi, drive in (e Covid hotel) per i grandi elettori positivi: così sarà il voto ai tempi del virus
Domenica 23 Gennaio 2022, 11:22 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 23:47
5 Minuti di Lettura

Saranno elezioni inedite quelle per il Presidente della Repubblica. Colpa del Covid, che costringe il Quirinale ad adattarsi alle esigenze sanitarie e ai contagi che hanno colpito anche diversi grandi elettori. Addio agli storici catafalchi installati a pochi passi dai banchi della presidenza, arrivederci ai capannelli di politici intenti a scambiarsi indiscrezioni dell'ultimo minuto. E addio, forse, alla conta dei voti grazie alla lettura delle schede al termine delle operazioni di voto. Sono tempi di Covid, di restrizioni, e dunque anche la liturgia del voto in seduta comune per l'elezione del Presidente della Repubblica deve adeguarsi ai tempi moderni.

Quirinale: scoiattolo, insalatiera, kingmaker e anche "bis" (di Mattarella). Ecco le dieci parole da ricordare

Come avverrà il voto

I ritocchi a cui è stato sottoposto il palazzo in questi giorni, dettati anche dal rispetto dei vincoli imposti dalle regole sanitarie anti Covid, saranno subito evidenti per chi entrerà dall'ingresso principale su piazza Montecitorio: nel cortile interno, dove nel 2015 vennero allestite le postazioni per tv e radio, è stata montata un'ampia struttura coperta, completamente trasparente, illuminata e riscaldata, che farà da appendice al Transatlantico, che verrà riaperto anche ai giornalisti. Subito dopo le feste di Fine Anno, con il riacutizzarsi dei contagi dovuti alla variante Omicron, per garantire le regole di sicurezza sanitaria, il Transatlantico era tornato a essere un'estensione dell'aula con circa 200 postazioni per i deputati. Una volta liberato, il Transatlantico oltre a essere accessibile, servirà a agevolare l'ingresso e il deflusso dall'Aula. Con il ripristino della piena funzionalità del Transatlantico sarà riaperta anche la buvette.

Il governo farà una leggina che gli consentirà l'arrivo a Roma, i parlamentari e i delegati regionali positivi al Covid, voteranno all'aperto nel parcheggio della Camera in via della Missione, dove sarà allestita un'apposita struttura che permetta la «sicurezza, la segretezza e la contestualità del voto».

Nell'area voto esterna, individuata nel parcheggio, ci sarebbero due segretari d'aula e vari funzionari della Camera, per assicurare il rispetto delle norme regolamentari. 

Quirinale: schede segnate, sarcofagi e "minuti contati". I trucchi per il voto

Positivi dopo il voto a casa o in Covid hotel

I grandi elettori positivi al Covid potranno uscire dall'isolamento soltanto per votare e dunque dovranno indicare una casa a Roma o un Covid hotel dove tornare in quarantena dopo ogni scrutinio. Lo prevede il decreto approvato dal governo, che chiede alla Camera di comunicare al prefetto della capitale la fascia oraria in cui i positivi - che ad oggi sarebbero circa 35 - saranno chiamati a votare per il nuovo presidente della Repubblica, nel "drive in" creato all'esterno di Montecitorio. A quanto confermano diverse fonti, non è allo studio l'allestimento di un Covid hotel ad hoc per i parlamentari e delegati regionali positivi o in quarantena, ma chi non risiede a Roma potrà fare richiesta di alloggiare in uno dei Covid hotel già esistenti nella capitale. In alternativa dovranno indicare «altro luogo idoneo dove proseguire il periodo di isolamento o di quarantena» e quindi scegliere un appartamento o anche una struttura ricettiva adeguata. Chi è in quarantena potrà infatti uscire solo per andare a votare con la propria auto o un mezzo sanitario e poi dovrà tornare nel proprio domicilio, se non vuole violare il «divieto» previsto dalla legge di dormire o consumare i pasti in altro luogo. I questori della Camera hanno già indicato le modalità per chiedere le procedure speciali di voto. Una mail dovrà essere inviata entro le 17 di oggi o alla vigilia di ciascuna successiva votazione, per chi si scoprisse positivo in un secondo momento. Alla mail dovrà essere allegata una liberatoria per accettare di rendere «conoscibile» la propria condizione sanitaria, nell'ambito delle procedure di voto. A tutti i grandi elettori sarà misurata la temperatura all'ingresso di Montecitorio: chi ha più di 37,5 farà subito un tampone rapido e se negativo potrà entrare in Aula a votare, se positivo verrà indirizzato al 'drive in'.

 

Super Green pass e mascherina

Per tutti gli altri, invece, la prima novità sarà per l'accesso al palazzo di Montecitorio: necessario il super green pass. Nessuna deroga. Cambiano anche le modalità di voto all'interno dell'emiciclo. Partendo dal presupposto che per accedere all'aula sarà necessaria la mascherina Ffp2 ed il controllo della temperatura, i 1009 grandi elettori voteranno in ordine alfabetico in gruppi di 50 stabiliti secondo un preciso calendario orario. Il voto, come detto, non avverrà più nei «catafalchi» da sempre fra i simboli della seduta comune. Saranno sostituite da cabine più grandi e capaci di garantire meglio la sicurezza sanitaria. Infine, al momento dello spoglio dei voti, sarà consentito l'accesso all'Aula ad un massimo di 200 parlamentari indicati dai gruppi di appartenenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA