Rai, Foa: «Resto come consigliere anziano, continuerò a coordinare cda»

Rai, Marcello Foa: «Resto come consigliere anziano, continuerò a coordinare cda»
Rai, Marcello Foa: «Resto come consigliere anziano, continuerò a coordinare cda»
Giovedì 2 Agosto 2018, 12:39 - Ultimo agg. 3 Agosto, 12:42
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Marcello Foa per ora resta al suo posto. «Sono ancora in attesa di indicazioni dell'azionista e nel frattempo continuerò, nel pieno rispetto di leggi e regolamenti, a coordinare i lavori del cda come consigliere anziano», dice il presidente Rai dopo lo stop di ieri della commissione di Vigilanza che ha non ha approvato la sua nomina.

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«Oggi ho informato i miei colleghi del consiglio di amministrazione - sottolinea Foa in una nota - che sono ancora in attesa di indicazioni dell'azionista e che nel frattempo continuerò, nel pieno rispetto di leggi e regolamenti, a coordinare i lavori del cda come consigliere anziano, nell'esclusivo interesse del buon funzionamento della Rai». «Voglio sottolineare - spiega ancora Foa - che in queste prime riunioni il clima all'interno del consiglio è stato ottimo, di confronto franco e leale con colleghi di grandissimo valore, e che lo spirito che ci unisce è quello di servizio per la più grande azienda culturale del Paese».


Fnsi e Usigrai si dicono pronti a impugnare atti illegittimi del cda: «Marcello Foa come consigliere anziano può esclusivamente convocare, e con urgenza, il consiglio di amministrazione per dare finalmente alla Rai un presidente di garanzia. Un qualunque altro atto che andasse oltre sarebbe una frode della legge e una usurpazione delle attribuzioni della Commissione di Vigilanza. L'autoproclamazione come 'coordinatorè del cda, figura non prevista da alcuna norma, più che una furbata lessicale è uno sfregio al Parlamento».

Secondo Fnsi e Usigrai che le affermazioni del consigliere siano uno sfregio al Parlamento «è ancor più vero dopo la bocciatura di Foa da parte della Vigilanza Rai, unico organismo politico titolato a rendere efficace la nomina del presidente, legittimandone il pieno esercizio delle funzioni, in attuazione dei principi costituzionali di autonomia ed indipendenza del Servizio Pubblico radiotelevisivo dal Governo». Fnsi e Usigrai «hanno costituito un osservatorio legale per monitorare le attività del cda, pronti a impugnare atti illegittimi. Quanto sta accadendo in questi giorni conferma la volontà del governo di occupare, come e più del passato, la Rai, e quindi l'urgenza di una norma che liberi in maniera definitiva il servizio pubblico». 

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