Difficile dire al momento quanto del maxi fondo Ue destinato all’Italia verrà destinato allo sviluppo del Sud. Anche perchè la scelta è demandata al governo. Se venisse però rispettata la clausola applicata per i fondi nazionali (34
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Sul piano più generale, su un totale di 1,8 miliardi costituito dalla somma del bilancio Ue 2021-2027 (1,1 miliardi) e Next Generation Eu, 1,1 miliardi saranno destinati ai fondi di coesione, alla «finestra» del nuovo fondo per la ripresa e la resilienza, a RescEu (calamità naturali comprese le crisi sanitarie) e al programma sanitario per recuperare la «sovranità» sanitaria in un settore che con la pandemia si è rivelato particolarmente vulnerabilità agli eventi estremi. Next Generation è il nuovo strumento anticrisi che vale 750 miliardi da raccogliere sul mercato grazie alla più grande emissione obbligazionaria comune mai concepita nella storia europea.
È questa una impostazione che riflette sia le urgenze di breve periodo per uscire dalla crisi economica che quelle di un periodo medio-lungo. Le due «teste» della risposta finanziaria europea hanno un calendario diverso: Next Generation, per sostenere investimenti e riforme, durerà fino al 2023, il bilancio Ue dura 7 anni. Politica di coesione e politica agricola comune costituiscono da sempre le due voci più importanti del bilancio: nell’accordo raggiunto dal Consiglio europeo, la voce coesione vale 330,2 miliardi, pari al 30,7% dell’intero bilancio. Nel periodo 2014-2020 la dotazione per la coesione è stata di 373,2 miliardi (34,1% del totale del bilancio calibrato su 27 stati membri e non su 28 per rendere confrontabili le cifre). L’Italia è uno dei pochi Stati per i quali le risorse per la politica di coesione auentano da 36,2 a poco oltre 38 miliardi.
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Complessivamente, le risorse destinate dal bilancio agli investimenti a favore dell’occupazione e della crescita ammonteranno a 322,2 miliardi ripartiti in 202,2 per le regioni meno sviluppate; 47,7 miliardi per le regioni in transizione; 27,2 miliardi per le regioni più sviluppate; 42,5 miliardi per gli stati che beneficiano del fondo di coesione; 1,9 miliardi per le regioni ultraperiferiche; 500 milioni per gli investimenti interregionali per l’innovazione. Nell’attuale programmazione per l’Italia le regioni meno sviluppate sono Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Dovrebbero aggiungersi Sardegna e Molise. Per quanto concerne le regioni italiane in transizione, nell’attuale programmazione sono Sardegna, Abruzzo e Molise, mentre nella futura programmazione dovrebbero essere Abruzzo, Marche e Umbria (quindi senza Sardegna e Molise).
La Ue all’Italia: «Aiutate il Sud», dal maxi-fondo spinta di 70 miliardi
di Antonio Pollio Salimbeni
Venerdì 24 Luglio 2020, 00:05
- Ultimo agg. 08:55
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