Recovery Fund, via al Consiglio Europeo. Macron: è momento della verità

Recovery Fund, via al Consiglio Europeo. Macron: è momento della verità
Recovery Fund, via al Consiglio Europeo. Macron: è momento della verità
Venerdì 17 Luglio 2020, 10:36 - Ultimo agg. 18 Luglio, 07:30
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«Dobbiamo superare questa crisi ed emergere più forti da questa crisi. Tutti i pezzi necessari per un accordo sono sul tavolo. Una soluzione è possibile». Così la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen arrivando al Consiglio europeo sul Recovery Fund«Molto è in gioco e una soluzione è quella che si aspettano i nostri cittadini da noi. Con next generation Eu e un convincente quadro finanziario europeo abbiamo la possibilità non solo di superare la crisi ma anche di modernizzare il nostro mercato interno e la nostra unione e portare avanti il green deal e la digitalizzazione», ha aggiunto. 

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Dopo l'intervento del presidente del Parlamento europeo è previsto un primo giro di tavolo dei leader, e successivamente ci dovrebbe essere spazio per riunioni più ristrette in vari formati, per poi riprendere con la plenaria. L'intenzione, spiegano fonti europee, è di proseguire con la trattativa fino a sera, senza però fare le ore piccole, lasciando piuttosto il tempo ai diplomatici di svolgere il lavoro tecnico.

«È un consiglio europeo eccezionale interamente dedicato al piano di rilancio e al bilancio europeo è un momento di verità e ambizione per l'Europa», ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al suo arrivo al vertice dei leader Ue, a Bruxelles, incentrato sul Recovery Fund. Che i Paesi Ue riescano a raggiungere un'intesa definitiva sembra difficile. I cosiddetti "frugali", Austria in testa, si sono riuniti prima del summit. «Stiamo vivendo una crisi inedita dal punto di vista sanitario ed economico - ha spiegato Macron - è in gioco il nostro progetto europeo, sono fiducioso ma prudente porterò il massimo dell'ambizione e insieme alla cancelliera Merkel e al presidente Michel faremo di tutto perché si trovi un accordo». 


«La linea rossa italiana è che la risposta sia adeguata ed effettiva, cioè concretamente perseguibile», ha detto il premier Giuseppe Conte parlando del Recovery fund. «Ho piena consapevolezza delle divergenze esistenti ma anche forte determinazione che dobbiamo superarle e non nell'interesse sol della comunità italiana e dei cittadini italiani che hanno sofferto e stanno soffrendo molto, ma nell'interesse di tutti i cittadini europei». 

«Anche se» l'incontro di oggi «sarà difficile, sono convinto che con coraggio politico sia possibile raggiungere un accordo», ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, arrivando al vertice straordinario sul Recovery Fund ed il Bilancio Ue 2021-2027. «Abbiamo lavorato duramente per preparare questo vertice - afferma -. So che sarà difficile: non si tratta solo di soldi ma di persone, del futuro dell'Europa, della nostra unità».


«Le differenze» tra i leader Ue «sono ancora molto, molto grandi e non possiamo prevedere se riusciremo a raggiungere un risultato», ha ricordato anche la cancelliera tedesca Angela Merkel. «Mi aspetto trattative molto, molto difficili», ha detto Merkel, sottolineando che «la Germania lavorerà insieme alla Francia per aiutare il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel». «Dobbiamo solo lavorare sodo», ha aggiunto. «Dobbiamo guardare in faccia la realtà» della crisi «e tutti devono davvero essere disposti a scendere a compromessi in modo da poter ottenere qualcosa di buono per l'Europa», ha aggiunto, sottolineando che «sarebbe auspicabile giungere oggi a un risultato» sul Recovery Fund.

«La Spagna partecipa a questo vertice con l'intenzione di raggiungere un accordo. Difenderemo gli interessi nazionali» ad esempio «nel settore agricolo, e anche nel modo in cui concepiamo la governance» del Recovery Fund, «ma con uno spirito costruttivo, per poter raggiungere un accordo», ha detto il premier spagnolo, Pedro Sanchez.

«Vedo poco meno del 50% di possibilità di raggiungere un accordo» sul Recovery Fund «entro domenica», ha detto il premier olandese Mark Rutte. «È ancora possibile raggiungere un compromesso a questo vertice», ma «ci aspetta un duro lavoro», ha aggiunto Rutte, sottolineando la sua ferma intenzione di «vedere le riforme» in cambio degli aiuti. Prima dell'inizio del Consiglio europeo, Rutte ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron, e a seguire, i leader degli altri tre Paesi frugali (Austria, Svezia, Danimarca).

Si apprende da fonti diplomatiche olandesi.

«Davanti a noi abbiamo un fine settimana interessante, spero che troveremo soluzioni per i temi interessanti» che sono sul tavolo, «il bilancio pluriennale europeo e lo strumento di rilancio», ha detto la premier finlandese Sanna Marin. «Avremo dei negoziati difficili ma spero che troveremo soluzioni comuni europee, ogni stato membro avrà qualcosa da dire ma anche la volontà a trovare un compromesso», ha aggiunto.

«Non siamo d'accordo» con la condizionalità sullo Stato di diritto, ha invece detto il premier polacco Mateusz Morawiecki. Mettere come condizione il rispetto dello Stato di diritto per accedere ai finanziamenti Ue è «arbitrario» ed è «una minaccia per la certezza del diritto». Un'altra linea rossa per il leader polacco sono i rebates, i rimborsi sui contributi al bilancio Ue. «I paesi ricchi hanno l'idea di approfittare del meccanismo, ma ci opporremo».

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