Conte, Di Maio e il Sud: l'ultima resistenza dei 5 stelle e la battaglia sul Reddito di cittadinanza

Conte, Di Maio e il Sud: l'ultima resistenza dei 5 stelle e la battaglia sul Reddito di cittadinanza
Conte, Di Maio e il Sud: l'ultima resistenza dei 5 stelle e la battaglia sul Reddito di cittadinanza
di Mario Ajello
Sabato 11 Settembre 2021, 14:23 - Ultimo agg. 14:42
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Scende in campo Luigi Di Maio, forse ancora il pezzo più grosso di M5S, visto che non decolla la leadership di Conte e perfino lui (prima di smentire le proprie parole) ha detto che fare il capo politico è un lavoro «stressantissimo e forse non reggerò». E scende in campo Di Maio nell’unico luogo rimasto del potere elettorale stellato, la Campania felix per i grillini che nel 2018 presero alle politiche il 40 per cento, ed è un luogo a cui M5S non può che restare abbarbicato, che non può perdere, che rappresenta la sua estrema ridotta e in cui a Napoli in alleanza con il Pd gli stellati possono con ogni probabilità vincere anche se il candidato sindaco è del partito lettiano e non loro.

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Conte, Di Maio e il Sud

Quindi, tutti a Napoli a difendere con le unghie e con i denti la città che alle scorse politiche si conquistò la palma di più grillesca d’Italia. Conte è già stato più volte nel capoluogo campano, e nel resto dei comuni in cui si vota il 3 e 4 ottobre, e ci tornerà. Fico è impegnato ventre a terra nella lotta per resistere ed esistere nella capitale meridionale. Idem Di Maio. Che a metà mattinata è andato a Santa Maria Capua Vetere (provincia di Caserta) e poi a Napoli insieme a Gaetano Manfredi l’ex ministro ora candidato in rossogiallo.

E ancora Di Maio, che è di Pomigliano d’Arco, a Volla, ad Afragola, a Melito, a Salerno (dove Pd e M5S sono acerrimi nemici), a Eboli. 

Operazione Reddito


L’operazione è quella di dimostrare che si è ancora forti e determinanti da quelle parti. Ed è anche quella di ribadire, proprio per restare forti nel Sud, che il reddito di cittadinanza non si tocca. Ovvero che tra i tanti cedimenti stellati (sulla giustizia e sul resto) non ci sarà quello sulle misure di contrasto alla povertà che evidentemente non è stata - a dispetto del famoso annuncio dal balcone di Palazzo Chigi - abolita. E infatti i tutti i suoi giri elettorali di questi giorni, Conte ripete sempre: «Sono strumentali le polemiche contro il reddito di cittadinanza. Soltanto 12mila persone lo percepiscono pienamente, per gli altri solo aggiustamenti. I politici che non conoscono le difficoltà, perché vivono di politica, non percepiscono il valore sociale di questa nostra conquista». 

 

La Campania


Ma le cose non vanno molte bene per M5S in queste zone. In Campania, il movimento che è convinto di vincere a Napoli e di restare primo partito (improbabile) in città non si è presentato a Benevento, dove cinque anni fa la candidata sindaca arrivò oltre il 20 per cento, e ha disertato anche a Caserta. Perché? «Non è stato possibile arrivare alla presentazione di una lista del Movimento, siamo impegnati nel rinnovamento. Stiamo creando una rete per ripartire»,  dicono i pochi superstiti del grillismo locale. In tutta la Regione i pentastellati hanno depositato il simbolo in 11 Comuni su 141 di quelli che voteranno a ottobre. Non una buona situazione. E comunque, tra Conte - l’altro giorno in giro per Scampia e gli altri quartieri difficili di Napoli - e Di Maio la sintonia sul Sud esiste ed è forte: «Da qui può cominciare la nuova svolta». Nonostante la crisi stellata non si sia fermata all’altezza della linea gotica ma abbia superato il Garigliano.   

 

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