Reddito, via ai controlli su conti e patrimoni di 2,8 milioni di cittadini

Reddito, via ai controlli su conti e patrimoni di 2,8 milioni di cittadini
Reddito, via ai controlli su conti e patrimoni di 2,8 milioni di cittadini
di Francesco Bisozzi
Martedì 2 Aprile 2019, 00:38 - Ultimo agg. 16:40
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Al via i controlli sui conti (e i patrimoni) di 2,6 milioni di italiani e di circa 250 mila cittadini stranieri. Questa a oggi la platea dei potenziali beneficiari del sussidio pentastellato che ora l’Inps sta sottoponendo a verifiche per accertarsi che siano tutti in possesso dei requisiti richiesti a livello reddituale, patrimoniale, finanziario e non solo. 
Oltre ai conti correnti saranno passati al setaccio anche eventuali investimenti e polizze. Sull’invasività dei controlli si era pronunciato a suo tempo il Garante della privacy, rilevando alcune criticità che ora sarebbero state risolte.

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Secondo le stime della Ragioneria dello Stato, aderiranno alla misura anti-esclusione l’85 per cento dei potenziali beneficiari, ovvero 1,3 milioni di famiglie per 4 milioni di individui, su un totale di 1,7 milioni di nuclei potenziali (equivalenti a 4.9 milioni di persone). Le domande pervenute a marzo ammontano invece a 853.521, di cui 600 mila dai centri di assistenza fiscale, 223 mila dagli uffici postali e 30.521 attraverso il canale online: la percentuale di adesione al bonus sul totale dei potenziali beneficiari per adesso è ferma al 68 per cento, al di sotto delle attese. Il 59 per cento delle domande arriva da cittadini italiani. L’altro 9 per cento è frutto invece delle richieste presentate dagli stranieri residenti in Italia da almeno dieci anni (di cui gli ultimi due in maniera continuativa) e in possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo. Il decretone su reddito di cittadinanza e pensioni è stato appena pubblicato in gazzetta ufficiale. 

I DETTAGLI
Mancano però ancora all’appello una serie di decreti attuativi, tra cui quello per la stipula della convenzione con la Guardia di Finanza per le attività di controllo anti-furbetti, senza i quali la macchina del reddito di cittadinanza non potrà andare lontano. Nel frattempo, chi ha richiesto il reddito di cittadinanza ha autorizzato l’istituto di previdenza sociale a effettuare i controlli sull’idoneità al beneficio nelle modalità previste dal decreto legge 445 del 2000. Spetta adesso all’Inps, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, verificare che le informazioni fornite al momento della presentazione della domanda dagli aspiranti beneficiari del reddito di cittadinanza  corrispondano al vero. Per farlo l’istituto guidato da Pasquale Tridico non solo potrà accedere ai conti correnti degli interessati per visionare le somme effettivamente depositate in banca, ma potrà anche passare al vaglio gli investimenti e le polizze intestate alle persone che hanno richiesto l’Isee. 

Il patrimonio mobiliare dei nuclei con un unico componente non deve risultare superiore alla soglia dei seimila euro. In sede di conversione del decreto sono stati introdotti numerosi paletti aggiuntivi che tuttavia si applicano solo alle domande presentate a partire da questo mese. Tant’è che ieri è stata temporaneamente sospesa la possibilità di presentare le richieste per il reddito (e la pensione) di cittadinanza attraverso il canale online, proprio per aggiornare il modello di domanda con le ultime novità normative. Le richieste inoltrate a marzo, dunque, viaggeranno in corsia preferenziale: si avrà diritto al bonus per sei mesi, dopodiché andrà presentata la documentazione relativa ai nuovi requisiti introdotti in fase di conversione del decreto. In particolare, ad aprile non verranno sottoposti a uno screening i conti e i patrimoni all’estero dei cittadini extra-Ue che hanno richiesto il bonus il mese scorso: l’obbligo d’indicare redditi e proprietà oltreconfine è scattato solo adesso. I primi verdetti dell’Inps sono attesi per la metà di aprile. L’istituto di previdenza sociale, in una circolare del 20 marzo, ha garantito che i controlli sulle domande trasmesse a marzo si concluderanno al massimo entro fine mese, quando partiranno i primi bonifici.
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