Reddito di cittadinanza, flop Campania: meno domande dove c'è lavoro sommerso

Reddito di cittadinanza, flop Campania: meno domande dove c'è lavoro sommerso
di Bisozzi e Canettieri
Domenica 7 Aprile 2019, 08:01 - Ultimo agg. 20:02
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A marzo il reddito di cittadinanza ha totalizzato 853 mila domande. Meno di quanto previsto dal governo. Tant'è che i 5Stelle starebbero pensando di dirottare i fondi in eccesso messi nel sussidio per finanziare la sanità, cioè ospedali e assistenza. Una idea che circola nell'entourage del ministro Giulia Grillo e che però deve fare i conti con i paletti dell'Europa.

Ma è a Sud che il sussidio dei pentastellati non ha sfondato come ci si aspettava. In alcune Regioni del Nord, invece, ha pescato più richieste del previsto. In Lombardia il record di domande presentate tramite gli uffici postali e il canale online, 36.538 contro le 23 mila del Lazio. Bene la Campania con 32.513 domande registrate (se si considerano anche i Caf il numero supera le centomila istanze). Solo terza in graduatoria la Sicilia con 26.692 richieste. In altre aree il bonus è addirittura partito con il freno a mano tirato, come in Sardegna e in Puglia (in entrambe le Regioni sono state presentate attraverso Poste Italiane sedicimila domande per il reddito pentastellato). In Calabria solo 9.753. Si teme che a frenare l'affluenza in alcune Regioni del Sud siano stati i lavoratori in nero, che pur Possedendo i requisiti per accedere alla misura preferirebbero non attirare su di loro le attenzioni dell'Agenzia delle Entrate e rischiare così di perdere altre agevolazioni a cui già hanno diritto. La Calabria secondo i dati della Cgia di Mestre risulta essere una delle regioni con più irregolari, circa 144 mila, su un totale di 3,3 milioni. Qui a marzo le domande presentate negli uffici postali sono state meno di diecimila e circa 47 mila quelle complessive. In Campania, nonostante l'elevato numero delle istanze passate dai Caf e dagli uffici postali, l'Inps ha stimato che per il momento si sarebbe fatto avanti solo un potenziale avente diritto su quattro.
 
Sempre secondo la Cgia di Mestre la Campania conta 328 mila lavoratori invisibili. In Sicilia i nuclei familiari potenziali interessati dal reddito di cittadinanza sono 342.880, mentre le domande complessive a marzo erano appena 108 mila. Nell'isola si stima una presenza di 312 mila lavoratori in nero. In Puglia, dove le domande complessive a marzo sono state circa ventimila, la Cgia di Mestre segnala 235 mila irregolari. Novantamila in Sardegna (a quota 16 mila istanze per il reddito di cittadinanza a marzo). Sotto le ventimila domande negli uffici postali pure Emilia Romagna (14.769), Toscana (13.489), Veneto (10.105), Liguria (7.826), Abruzzo (4.734), Friuli Venezia Giulia (4.111), Marche (3.799), Umbria (2.774), Basilicata (2.310) e Molise (1.154). Il reddito di cittadinanza non ha nemmeno scalato le montagne del Trentino Alto Adige (881 istanze) e della Valle D'Aosta (500 richieste). Secondo la Consulta dei Caf (i centri di assistenza fiscale nel primo mese hanno ricevuto 500 mila domande e fissato 100 mila appuntamenti per aprile) nelle regioni del centro Italia hanno chiesto il bonus più anziani rispetto alla media nazionale. Più consistenti al Sud le istanze degli under 30. A Napoli, Bari, Cosenza e Palermo l'11 per cento delle domande proviene dai giovani. A Torino, Milano e Venezia il tasso delle richieste presentate da stranieri ha raggiunto invece il 12 per cento. Lo scorso mese anche l'incertezza legata alla conversione in legge del decreto ha messo un freno l'affluenza. Ma adesso, con le elezioni europee che incombono, per i Cinquestelle è fondamentale che la misura anti-esclusione ottenga più adesioni possibili. Il vicepremier Luigi Di Maio ostenta fiducia: «La percentuale di adesioni sicuramente crescerà ancora». Intanto, il reddito di cittadinanza ha appena compiuto un mese di vita: le prime richieste per il bonus dei grillini sono state presentate il 6 marzo. Stando ai calcoli del ministero del Lavoro, alla fine del mese il numero delle richieste pervenute corrispondeva a 2,8 milioni di beneficiari. Occhio però al cosiddetto tasso di rifiuto. Al netto delle richieste che verranno rigettate dall'Inps per questioni legate all'idoneità al beneficio, i beneficiari reali ammontano oggi a 2,5 milioni di persone secondo quanto dichiarato dal sottosegretario al Lavoro Claudio Cominardi.

La platea dei potenziali aventi diritto, secondo la Ragioneria generale dello Stato, arriva a 4,9 milioni di cittadini. Il Movimento 5 Stelle punta a coinvolgere perciò almeno quattro milioni di persone con il suo cavallo di battaglia. Altrimenti il reddito di cittadinanza rimarrà un pony.

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