Reddito di cittadinanza, «congelato» l'arrivo dei navigator

Reddito di cittadinanza, «congelato» l'arrivo dei navigator
di Francesco Pacifico
Giovedì 14 Febbraio 2019, 11:00
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L'assunzione dei 6.000 navigator è congelata fino a quando il governo non troverà un'intesa con le Regioni. Intanto ieri a Roma hanno scioperato e tenuto un presidio davanti alla sede nazionale di via Guidubaldo del Monte i 654 precari di Anpal Servizi. La stessa società controllata dal ministero del Lavoro che dovrà reclutare con altri contratti di collaborazione di due anni proprio i navigator, impegnati nella gestione del reddito di cittadinanza. «Sarebbe un paradosso - fanno notare i lavoratori - pensare che dopo aver assunto i tutor per il reddito ci ritroveremo con un'agenzia nazionale che avrà un personale per il 94 per cento precario».
 
Per la stabilizzazione dei contrattasti di Anpal Servizi è stato stanziato nel decretone che regola reddito e Quota 100 un milione di euro per il 2019, sufficiente a convertire a tempo indeterminato soltanto una quarantina di loro. Così i manifestanti hanno chiesto un incontro a Luigi Di Maio e minacciato di incrociare le braccia nei giorni in cui partirà il sussidio. Ma il ministro del Lavoro, al momento, deve prima trovare un'intesa con le Regioni per sbloccare l'assunzione dei navigator. Anche perché i governatori hanno annunciato che in caso contrario apriranno un contenzioso davanti alla Corte Costituzionale.

All'Anpal non si è ancora insediato il neopresidente Mimmo Parisi (si aspetta il via libera dalla Corte dei Conti) e sta gestendo la partita il suo predecessore Maurizio Del Conte.

Ma qui hanno già definito l'iter per reclutare il nuovo personale: la selezione dovrebbe essere aperta anche ai non laureati e avverrà attraverso una serie di quiz a risposta multipla inerenti domande di cultura generale e di diritto amministrativo, mescolate con test psicoattitudinali. La correzione dovrebbe durare poco più di una settimana ed è stata anche trovata la sede per il concorso (la Fiera di Roma). Ma in via Guidalberto del Monte non sanno quando potranno pubblicare il bando: prima bisogna concordare con le Regioni dove collocare queste figure - dovrebbero lavorare nei territori ma gli enti non vogliono farli avvicinare ai centri per l'impiego - e le loro funzioni. Infatti il profilo ipotizzato (tutoraggio dei percettori del reddito, intermediazione tra offerta e domanda, accompagnamento verso le imprese) cozza con le norme sulle politiche attive, che sono di competenza dei governatori. Martedì il ministro Di Maio ha incontrato gli assessori regionali, ai quali ha confermato che per motivi di tempo non poteva che fare assumere i navigator da Anpal Servizi. Ma si è detto disponibile a girare entro un paio di anni questo personale agli enti locali. I governatori hanno definito anticostituzionale e irricevibile la proposta, ribadendo che il governo non può assumere queste figure. Infatti hanno spiegato che devono essere loro a reclutarli e formarli, aggiungendo che non ha senso inserire nei centri per l'impiego personale non esperto e che non risponde a queste strutture, ma ad Anpal. Tanto da chiedere di inserire nel decretone la facoltà per le Regioni di iniziare a erogare il reddito di cittadinanza, rinunciando a queste professionalità

Per uscire dall'impasse Di Maio ha proposto agli enti di presentargli degli emendamenti al decretone per collocare i navigator e per fissare il loro ruolo: modifiche da discutere ai tavoli tecnici al ministero del Lavoro.
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