Referendum, Letta (Pd): «No a due quesiti, sugli altri tre c'è il parlamento»

Referendum, Letta (Pd): «No a due quesiti, sugli altri tre c'è il parlamento»
Lunedì 21 Febbraio 2022, 18:16 - Ultimo agg. 20:50
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Sui referendum «noi pensiamo che le riforme più importanti sono quelle che sono in Parlamento sia quelle approvate gia sia quelle ancora in discussione. Dei 5 referendum 3 hanno materie che stanno dentro la discussione parlamentare e noi pensiamo che le risposte arriveranno là, sugli altri 2 quesiti non riesco a non esprimere la netta contrarietà sia sulla custodia cautelare sia sulla Severino, si possono fare miglioramenti ma non stravolgendo tutto». Lo ha detto il segretario Pd Enrico Letta nella direzione Pd.

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Il segretario, nel corso dell'incontro è quindi passato ad affrontare le future sfide politiche del partito. «Il nostro sforzo è che dobbiamo essere tutti convinti di questo arco di forze progressiste, democratiche e progressiste, l'arco con cui abbiamo cominciato a lavorare e che vorremmo il più largo possibile - ha detto - Noi abbiamo l'ambizione di vincere, non l'istinto di sopravvivere.

Affrontiamo il tempo che ci separa dal 2023 con l'ambizione di vincere e non di sopravvivere. E questo nostro sforzo è il più affascinante. Abbiamo l'ambizione di guidare e di vincere». 

Quindi ha "avvertito": «Vinceremo solo se saremo uniti, se tutti insieme saremo in grado di ottenere i risultati. Se noi come Pd avremo un buon risultato ma perderemo le elezioni, nessuno si ricorderà della nostra buona percentuale, ma ci troveremo Meloni e Salvini al governo, avremo consegnato l'Italia ai sovranismi. Serve una vittoria dell'arco di forze progressiste, ecologiste, democratiche, che vogliono battere quel sovranismo che non vince da nessuna parte e che sarebbe assurdo che vincesse in Italia».

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