Salvini-Raggi, nuovo scontro. «Sindaca incapace, si dimetta». «Vuole coprire Siri. Meno felpe e più lavoro»

Salvini: Raggi non è in grado si fare il sindaco di Roma
Salvini: Raggi non è in grado si fare il sindaco di Roma
Giovedì 18 Aprile 2019, 16:34 - Ultimo agg. 22:57
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Volano gli stracci tra Lega e M5S, alle prese, la prima, con l'indagine per corruzione sul sottosegratrio con delega ai Trasporti Siri, e il secondo con l'esposto presentato contro Virginia Raggi dall'ex ad Ama Bagnacani. «Raggi non è in grado di fare il sindaco di Roma», torna ad attaccare Matteo Salvini, mentre la ministra degli Affari regionali Erika Stefani chiede le dimissioni del primo cittadino della Capitale.  «Matteo Salvini - è la replica di Raggi - forse vuole coprire quello che è successo oggi al suo sottosegretario Siri che mi sembra sia indagato per presunte corruzioni e tangenti?»

«Io dico che Raggi non è più adeguata a fare il sindaco di Roma non per eventuali irregolarità, non faccio il pm e non faccio il giudice, decideranno loro se ci sono stati reati. Ma se un sindaco della città più importante d'Italia dice 'i romani fuori dalla finestra vedono la merda' e 'ho la città fuori controllo' è un giudizio politico il mio. Non sei in grado di fare il sindaco, lascia che qualcun altro faccia il sindaco», dice Matteo Salvini, intervistato a Porta a Porta, dopo la diffusione degli audio della sindaca Raggi. «Le dimissioni? Non le chiedono per polemica politica, ma se un sindaco dice 'ho la città fuori controllo', dico 'amica mia cambia mestiere'. Pensavo che i 5 stelle a Roma facessero qualcosa di meglio. La prossima volta i romani sceglieranno qualcosa altro».

«Salvini sta chiedendo le dimissioni in ogni modo e in ogni caso. Forse vuole coprire quello che è successo oggi al suo sottosegretario Siri che mi sembra sia indagato per presunte corruzioni e tangenti?», è la netta replica della sindaca a PiazzaPulita su La7. «Se invece di cambiarsi le felpe andasse a lavorare non farebbe danno. Se mi dà la felpa da ministro dell'Interno per un giorno intanto vado a sgomberare CasaPound. È una delle prime cose che potrebbe fare».

Chiedere le mie dimissioni e definirmi incapace «sarebbe come dire: visto che devi ancora restituire 49 milioni che la Lega in qualche modo si è presa, allora dimettiti perché non sei capace di fare il ministro dell'Interno. Io sto cercando di mettere, in maniera pulita, in casella molti pezzi» a Roma, prosegue.

«Ho letto presunte dichiarazioni» di Salvini «che vorrebbe tagliare il 'Salva Roma', aggiunge. Quello che è stato ribattezzato il 'Salva Roma' è un 'Salva Italia': dopo che hanno gravato gli italiani e i romani di questo debito mostruoso noi stiamo dicendo che c'è un modo per recuperare quanto meno 2.5 miliardi di euro. Il ministro vuole forse continuare a dare 2.5 miliardi alle banche o li vuole restituire agli italiani? Non 'salva' Roma ma tutti gli italiani». 


«Se il contenuto delle intercettazioni del sindaco Raggi corrispondesse al vero sarebbe la confessione di un grave reato e la chiara ammissione di una palese incapacità a governare. Per coerenza con le regole del Movimento ci aspettiamo le sue immediate dimissioni». Lo dichiara il ministro degli Affari regionali Erika Stefani della Lega.

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«Abbiamo appreso con sconcerto le ultime cronache relative all'amministrazione comunale di Roma e alla gestione di Ama.

Notizie inquietanti che non possono lasciarci indifferenti: se quanto riportato dalle intercettazioni corrispondesse a verità, si tratterebbe di un fatto di gravità inaudita. Per rispetto delle regole interne del Movimento cui appartiene, sarebbe opportuno per il sindaco Raggi farsi da parte e presentare subito le dimissioni». Lo dichiarano Massimiliano Romeo, capogruppo Lega al Senato, e Riccardo Molinari, capogruppo Lega alla Camera.

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