Riforma della Giustizia, ecco il tribunale unico per le famiglie. E aumentano le mediazioni

Riforma della Giustizia, ecco il tribunale unico per le famiglie. E aumentano le mediazioni
di Claudia Guasco
Venerdì 29 Luglio 2022, 07:00
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Una riduzione del 40% della durata dei processi, la semplificazione del procedimento civile, con le cause che devono giungere in aula già definite nelle domande, nelle eccezioni e nelle prove, l’ampliamento degli strumenti telematici e delle udienze da remoto introdotti durante l’emergenza Covid. Sono alcune tra le novità principali dei decreti attuativi della riforma della giustizia civile della guardasigilli Marta Cartabia, approvati ieri dal Consiglio del ministri. Sono composti da 51 articoli, 140 pagine più altre 200 di relazione tecnica, che ora dovranno ricevere il via libera delle commissioni Giustizia di Camera e Senato, con sessanta giorni di tempo a disposizione per esprimere un parere. Dopodiché il governo convocherà un cdm per recepire o meno le eventuali osservazioni e licenziare quindi la riforma. «Gli interventi, che rientrano negli impegni per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, puntano a fornire risposte più celeri alle esigenze quotidiane dei cittadini nel rispetto delle garanzie», sottolinea palazzo Chigi. 

La Commissione Ue ha posto come condizione che la riforma complessiva della giustizia sia in vigore entro il 2022 e che nei prossimi cinque anni tagli i tempi della giustizia penale del 25% e di quella civile del 40%.

Probabilmente già la prossima settimana un nuovo Consiglio dei ministri approverà il decreto attuativo anche per la prima, altro tassello indispensabile per completare il percorso del Pnrr con scadenze inderogabili per incassare la seconda tranche dei fondi: 21 miliardi di euro che arriveranno in Italia a condizione che la riforma penale sia completata entro il 19 ottobre e quella civile entro il 26 novembre. 

Per un’accelerazione del procedimento civile i decreti attuativi approvati ieri prevedono che la causa debba giungere alla prima udienza già strutturata nelle domande, eccezioni e prove. Si procede con una semplificazione della fase decisoria, si introducono sistemi di filtro nella fase delle impugnazioni e l’istituto del rinvio pregiudiziale in Cassazione. Consistente nella possibilità per il giudice di merito, quando deve decidere su una questione di diritto nuova, di difficile interpretazione e suscettibile di reiterazione, di sottoporre direttamente il caso alla Corte di cassazione per la risoluzione del quesito posto. 

In un’ottica di alleggerimento dei tribunali vengono rafforzati gli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, con la valorizzazione delle forme di giustizia complementare e il potenziamento della mediazione anche con incentivi fiscali. La negoziazione assistita tramite avvocati viene inoltre estesa alle controversie di lavoro e si rafforza l’arbitrato. C’è poi la possibilità di delegare anche a professionisti determinate funzioni oggi attribuite esclusivamente al giudice, nell’ambito del processo del lavoro, del processo esecutivo e di alcuni procedimenti speciali, in particolare nell’ambito della giurisdizione volontaria. Sempre in chiave di snellimento sono contemplati diversi interventi relativi all’assetto del giudizio di primo grado, con l’aumento della competenza del giudice di pace e la riduzione dei casi in cui il tribunale opera in composizione collegiale. 

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È previsto il procedimento unitario in materia di persone, minorenni e famiglie (con alcune specifiche eccezioni), introducendo più tutele processuali a difesa di minori e donne vittime di violenza oltre a un immediato coordinamento tra autorità giudiziarie e forze dell’ordine. Nasce il Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie, per evitare la moltiplicazione delle controversie e introdurre, anche per il giudizio minorile, regole uniformi, organiche e coerenti per una più salda garanzie dei diritti delle parti. E ponendo le basi per la riforma ordinamentale volta a individuare un giudice unitario dotato di competenza per tutte le controversie familiari e minorili.

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