Rino Gaetano, la famiglia contro la Lega: la politica non usi le sue canzoni

Rino Gaetano
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Lunedì 10 Dicembre 2018, 18:21 - Ultimo agg. 13 Dicembre, 08:03
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«Siamo stufi: le canzoni di Rino Gaetano non vengano più utilizzate dalla politica». Lo dicono Anna Gaetano e suo figlio Alessandro, sorella e nipote del cantautore calabrese scomparso nel 1981 a Roma, all'indomani della manifestazione della Lega che sabato scorso in Piazza del Popolo ha usato il brano «Ma il cielo è sempre più blu». E questa volta, per la prima volta, la famiglia ha telefonato alla Sony Music, con cui detiene i diritti dei brani, «per sapere se lo possono fare, se possono usare le sue canzoni così». «Non voglio che la musica di Rino sia mischiata alla politica - spiega Anna - non mi piace che venga utilizzato così, mi dissocio. Sono la sorella, posso dire la mia?». Nessuna azione nei confronti di nessuno, precisano, però.

«Non ce l'abbiamo né con la Lega né con Matteo Salvini - sottolinea Alessandro - nel corso degli anni è capitato più volte che le canzoni e l'immagine di Rino venissero usate da parte di diversi schieramenti. Questo è solo stato l'ennesimo episodio che ci viene segnalato in questi anni e di cui siamo stufi. Fosse stato chiunque altro l'avremmo pensata allo stesso modo. Rino non è di destra nè di sinistra, non ha colori politici. Perché devono farsi forza usando lui e la sua musica? Non ci è mai piaciuto - incalza - anzi, ogni volta che ci hanno invitato a parlare o cantare su un palco abbiamo chiesto di togliere le bandiere del partito di turno. Non critichiamo nessun messaggio, semplicemente ci sembra scorretto politicizzare la sua musica. Rino non era d'accordo neanche allora. Ha suonato alcune volte alla Festa dell'Unità, ma lui era solo a favore del popolo e contro chi tradiva i suoi ideali».

Le richieste, continua Alessandro, nel tempo sono arrivate anche fuori dalla politica. «Ci avevano chiesto di usare "Nuntereggae più" inserendo tutti nomi di politici. Facile così... - prosegue - ma, ripeto, Rino voleva solo il rispetto delle persone. Non era per questo o per quello». Quanto alla telefonata con la Sony, «ci hanno risposto che avrebbero controllato circa l'uso delle sue canzoni. E che comunque nelle manifestazioni si compila il borderò. Ma la nostra non è una questione di diritti, non è quello che ci interessa», aggiunge.

Ma quel brano, "Ma il cielo è sempre più blu", utilizzato ora dalla Lega in piazza, cosa dice veramente? «Che c'è tanta gente che soffre, disperata - risponde Alessandro - C'è chi muore a lavoro, chi cerca casa, ma anche chi vive d'amore.
Chi scappa con i soldi. C'è chi sta bene e chi sta male. E in questo marasma, c'è chi sta zitto e non dice nulla del marcio che c'è. Ma questa è la mia interpretazione. Poi, il vero significato lo sa solo Rino».
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