Rosatellum, lettera M5S a Mattarella: «Distorce democrazia, evitiamo la catastrofe»

Rosatellum, lettera M5S a Mattarella: «Distorce democrazia, evitiamo la catastrofe»
Mercoledì 1 Novembre 2017, 10:58 - Ultimo agg. 2 Novembre, 08:28
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Un «suo momento di riflessione è l'unica concreta possibilità per evitare la catastrofe istituzionale di un nuovo Parlamento eletto con una legge illegittima». È quanto scrive il M5S nella lettera aperta, pubblicata sul blog di Beppe Grillo, indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella in merito al Rosatellum. Legge che - si sottolinea - contiene «evidenti storture sia formali, che sostanziali, non di lieve impatto» ma che «possono avere un effetto dirompente sulla nostra democrazia».

«La nostra richiesta, tuttavia, si arricchisce ulteriormente di una ragione contingente e concreta: in assenza del Suo intervento, si rischia che anche il prossimo Parlamento sia eletto con una legge che la Corte costituzionale potrebbe dichiarare illegittima. Per questo motivo riteniamo del tutto inappropriata la posizione di chi sostiene che per il giudizio sulla legge si possa serenamente attendere la pronuncia della Consulta, che invece arriverà troppo tardi», si legge nella lettera che, in allegato, rileva i punti che, secondo il Movimento, sono illegittimi. Punti - elencati uno ad uno - che attengono a «rilievi che attengono alla costituzionalità del procedimento legislativo impiegato» e a «vizi di costituzionalità relativi al contenuto della legge approvata». «Certi della sensibilità che Lei saprà mostrare alla luce di queste particolari circostanze, per le quali la richiesta che qui rispettosamente formuliamo non apparirà come un tentativo di ingerirsi nelle Sue prerogative ma come l'unica concreta possibilità per evitare la catastrofe istituzionale di un nuovo Parlamento eletto con una legge illegittima, è proprio con lo scopo di cooperare con Lei che ci siamo sentiti in dovere di indirizzarLe questa missiva e nello stesso spirito attendiamo le Sue determinazioni», si legge ancora nella lettera del Movimento. 

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