Salvini da Gerusalemme: «Arrestare chi esulta on line per la strage di Strasburgo»

Salvini da Gerusalemme: «Arrestare chi esulta on line per la strage di Strasburgo»
di Mario Ajello
Mercoledì 12 Dicembre 2018, 09:49 - Ultimo agg. 13:12
2 Minuti di Lettura
dal nostro inviato
GERUSALEMME  Matteo Salvini segue da Gerusalemme l'attentato di Strasburgo e invoca «l'arresto immediato di chiunque in queste ore sta esultando online», dice il vicepremier e ministro dell'Interno. «La nostra polizia postale è all'avanguardia - dice il ministro, in un video postato su Fb - e sta setacciando la rete per cercare gli infami che festeggiano la morte di qualcun altro».

Intanto Matteo Salvini sta piacendo qui in Israele per il suo approccio franco, aperto e - secondo fonti governative di Tel Aviv - senza le doppiezze tipica della politica italiana. Il vicepremier leghista ha detto più volte in questa visita come Israele, “bastione di democrazia e civiltà”, non possa essere abbandonato dall'Europa e ha spiegato come l'approccio della UE (“Sempre contro Gerusalemme e sempre a favore dei palestinesi”) sia fonte di grave squilibrio e destabilizzazione. Auspicando un franco dialogo tra le parti, Salvini ha sottolineato con tutti i suoi interlocutori la scarsa imparzialità di Bruxelles.  A cui chiede tra l’altro  una maggior attenzione sulla destinazione dei fondi europei per i palestinesi: vanno davvero ad aiutare opere di carità o finiscono nelle mani di capibastone del terrorismo? 

Di sicuro gli “eurocrati di Bruxelles”  non sono ai suoi occhi una garanzia di trasparenza e perciò  il Capitano ha annunciato che dal 2019 Italia e Israele si confronteranno in maniera diretta ed al più alto livello con un Bilaterale governativo in cui si parlerà di tutti i temi portanti. 

Al Muro del Pianto è stato accompagnato dal rabbino milanese-romano Menachem Lazar. E anche da Noemi Di Segni, presidente della Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Era presente ieri sera anche Jonathan Pacifici, cognome importante nella comunità italiana, che ha spiegato come la comunità non sia un monolite e abbia in sé simpatizzanti di ogni colore, aggiungendo però come sia impossibile non notare e apprezzare un linguaggio di Salvini, “amichevole e senza pregiudizi”. Oggi dopo l’incontro con Netanyahu, Salvini prima di tornare a Roma vedrà la comunità italiana in Israele.
© RIPRODUZIONE RISERVATA