Salvini all'evento del Mattino: «Studenti del Sud non hanno stesse opportunità del Nord, Pnrr non è bacchetta magica»

Salvini all'evento del Mattino: «Studenti del Sud non hanno stesse opportunità del Nord, Pnrr non è bacchetta magica»
Mercoledì 25 Maggio 2022, 13:29 - Ultimo agg. 26 Maggio, 17:04
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«Oggi uno studente lombardo e calabrese non hanno le stesse opportunità. Il Pnnr può essere una occasione ma non è la bacchetta magica. Stiamo facendo di tutto affinché sia una opportunità per il Mezzogiorno». Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, parlando alla cerimonia per i 130 anni del quotidiano «Il Mattino» di Napoli in un dialogo con governatore De Luca moderato dal direttore Federico Monga. Salvini ha evidenziato il ruolo che potranno avere gli enti locali nello sviluppo dei progetti e che quindi il Pnrr è uno strumento per unire il Paese dopo 70 anni.

«La scuola deve avere un impianto comune, un programma comune da Bellino e Lampedusa, poi delle peculiarità a livello territoriale secondo me sono assolutamente possibili» ha detto il leader della Lega. «A Trento i programmi dipendono dalla Provincia, i risultati sono eccezionali e i bimbi sono oggi senza mascherina», ha aggiunto Salvini.

Si è parlato anche di guerra. «Se mi chiede se nelle prossime settimane la soluzione è inviare altre armi, la mia risposta è no.

L'arma più forte da oggi in avanti sarà la diplomazia». «Fra ieri sera e stamattina - ha aggiunto Salvini - sono arrivati due-tre segnali, e durante una guerra i segnali sono importanti, l'ultimo due ore fa quando il viceministro degli Esteri russo ha detto ok ad aprire un corridoio navale per riportare il grano in Medio Oriente e Africa. La mia posizione personale è per il ritorno alla diplomazia e al dialogo, più armi mandi più evidentemente ritardi l'apertura di un dialogo negoziale».

 

«Quando termina la missione del Governo di unità nazionale? Quando si vota, l'anno prossimo» ha sottolineato parlando dell'Esecutivo. «È un governo - ha aggiunto Salvini - a cui abbiamo dato l'ok in piena pandemia, che doveva portarci fuori dalla pandemia e dalla crisi economica. La guerra è arrivata tra capo e collo e l'obiettivo di tutti dovrebbe essere fare qualsiasi cosa, adoperarsi per il cessate il fuoco il prima possibile, ne va della vita e del futuro di tutti noi».

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