Salvini: «Viaggio a Mosca? I contatti proseguono. Spero di incontrare Lavrov»

Salvini: «Viaggio a Mosca? I contatti proseguono. Dal Copasir minacce inaccettabili»
Salvini: «Viaggio a Mosca? I contatti proseguono. Dal Copasir minacce inaccettabili»
Giovedì 2 Giugno 2022, 12:24 - Ultimo agg. 21:06
3 Minuti di Lettura

Al momento è stato congelato, ma Matteo Salvini spiega che il suo viaggio a Mosca non è un progetto accantonato. «I contatti continuano - ha detto il leader della Lega dopo le polemiche degli ultimi giorni -. Se devo chiedere il cessate il fuoco, lo devo chiedere alla Russia che ha iniziato il conflitto. L'ho fatto e lo rifarò con trasparenza senza chiedere nulla in cambio perché questo è l'interesse nazionale italiano. Chi lavora per la pace fa il bene dell'Italia chi insulta, critica e parla solo di armi e guerra fa il male dell'Italia. Io - ha rivendicato Salvini - ho il diritto dovere di incontrare tutti e spero che anche altri capi di partito lo stiano facendo». Il ministro degli Esteri russo Lavrov «dovevo incontrarlo. Non l'ho sentito. Sarebbe stato un'occasione e spero che sia un'occasione».

Salvini e il caso Mosca, gelo con Giorgetti. Draghi: «Sia trasparente»

«Dal Copasir minacce inaccettabili»

«È ridicolo e oltraggioso che ci sia chi minaccia e intimidire - ha detto Salvini in prefettura a Milano per la Festa della Repubblica -.

Che il Copasir ritenga di indagare su cosa fa il segretario della Lega e chi incontra, peraltro avendolo raccontato in TV e sui giornali sono intimidazioni inaccettabili. Oggi ho sentito i vertici dei servizi di sicurezza e smentiscono qualsiasi approfondimento, indagine, inchiesta. Fortunatamente - ha aggiunto - siamo in un Paese libero e per la pace a testa alta incontro tutti».

L'ultima bocciatura alle mosse del leader della Lega era arrivata infatti dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Sicurezza Franco Gabrielli, secondo cui «simili iniziative non spettano ai leader di partito, ma ai leader di governo». Gabrielli ha commentato la missione "della discordia" rimandando direttamente alle «considerazioni» fatte dal presidente del Consiglio Mario Draghi prima al Copasir e poi, da ultimo, a Bruxelles: «Tutto è possibile, purché si faccia nella massima trasparenza e nel rispetto dei ruoli, che tutti devono mantenere soprattutto in momenti complicati come quello che stiamo vivendo», ha evidenziato il sottosegretario, secondo cui la trasparenza è richiesta «a maggior ragione» ai «leader di formazioni politiche che reggono il governo».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA