«Valutiamo i governi sulla base di azioni non di parole». Margaritis Schinas, portavoce del.a Commissione Ue, ha capito il gioco degli annunci e della rissa che è in atto in Italia e non si presta a dare sponde. La manovra correttiva resta. Così come l’obbligo da parte dell’Italia della rispetto dei parametri. Il resto sono chiacchiere. Esattamente quelle di Matteo Salvini che continua a dichiarare guerra al mondo come se fosse ancora in campagna elettorale. Ancora senza la delega a ministro dell’Interno, Salvini pontifica su espulsioni e migranti quando gli sbarchi sono nettamente diminuiti ma resta il problema di come rimandare indietro coloro che non hanno diritto. Ancora pochi giorni, o forse ore, ed è probabile che la favella cominci a far cilecca. Ma non c’è da starne certi. Prima del destino cinico e baro c’è sempre il passato a cui aggrapparsi. Se non fosse che la Lega oltre ad aver firmato l’ultima versione dell’accordo di Dublino, ha governato con il resto del centrodestra per oltre quindici anni.
Salvini ancora in campagna elettorale. Bruxelles: valuteremo il governo dai fatti non dalle parole
di Marco Conti
Giovedì 24 Maggio 2018, 15:17
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