Lui è arrivato con un mazzo di fiori, per complimentarsi con lei della vittoria. E alla fine sono usciti insieme, sorridenti, per dire che sono entrambi convinti di dover «provare davvero a dare unità a questo Pd». Il primo incontro post primarie fra la segretaria del Pd Elly Schlein e il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini è servito a confermare le buone intenzioni: nessuna rottura, lavorare insieme. Ma il più non è fatto, anzi. Se sul cosa sono d'accordo, sul come c'è ancora molto lavoro da fare. Il faccia a faccia di un'ora e mezzo nella sede della federazione bolognese del Pd non è bastato a mettere a punto la tabella di marcia. «Ci siamo trovati sulla necessità di garantire la massima unitarietà in questa fase nuova del partito - ha detto Schlein - e abbiamo avviato un confronto che proseguirà nei prossimi giorni per lavorare assieme per il rilancio del Pd e per le sfide che ci aspettano».
I nodi
Chi ha avuto modo di parlare con i due racconta che Schlein non è arrivata all'incontro con offerte di ruoli e poltrone e che lui non aveva richieste di quel tipo da fare.
E anche Bonaccini non ha nascosto le aspettative: «Il Pd è pluralista. Se non ci fosse il pluralismo all'interno del Pd, il Pd finirebbe. Dentro queste idee io voglio dare il mio contributo insieme a tantissimi altri». Il nuovo Pd di Schlein domani sfilerà in piazza a Firenze alla manifestazione 'difendiamo scuola e Costituzionè, organizzata dai sindacati dopo le aggressioni al liceo Michelangiolo. Con la nuova segretaria, nel corteo ci saranno diversi esponenti Pd, come la capogruppo alla Camera, Debora Serracchiani. La piazza fiorentina sarà una prova di centrosinistra: partecipano il presidente del M5s, Giuseppe Conte, e i vertici degli altri partiti di sinistra, da Verdi-Si - Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli - ad Articolo Uno - Roberto Speranza - oltre ad esponenti di Iv, ma non sono annunciati Matteo Renzi e Carlo Calenda, Bonaccini non ci sarà. Ma ha chiarito che non si tratta di una scelta politica, ma di motivi istituzionali: «Se non li avessi avuti, sarei andato - ha detto - 'è Elly Schlein a rappresentare tutto il Pd e mi sento pienamente rappresentato da lei».
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