Sicilia, un altro indagato fra i neoeletti: è il forzista Savona

Sicilia, un altro indagato fra i neoeletti: è il forzista Savona
di Mario Ajello
Martedì 21 Novembre 2017, 15:29 - Ultimo agg. 22 Novembre, 06:49
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A Palazzo dei Normanni, sontuosa sede dell'Assemblea Regionale Siciliana, a Palermo, farebbero prima a mettere un ufficio giudiziario accanto all'aula dei deputati. Perché è un via vai tra chi entra e viene indagato e chi è indagato e poi entra e comunque è tutta una "cammurria" - come si dice da quelle parti - di nuovi eletti o rieletti alle prese con problemi giudiziari.

È tornato trionfante, dopo gli arresti domiciliari, il centrista Cateno De Luca, gridando: "Sono vittima della mafia giudiziaria". E ha trovato - con grande soddisfazione? - un nuovo indagato tra i colleghi: il forzista Riccardo Savona, finito nel mirino della Procura per operazioni immobiliari giudicate "fittizie".

Alla buvette dell'Ars, Cateno e Riccardo (che ha un bottino di 6554 voti) possono trovare un alto valido collega di centrosinistra: Edy Tamajo, appena indagato per compravendita di voti. Avrebbe pagato, secondo i pm, ogni voti a suo favore 25 euro. Al bar di Palazzo dei Normanni un caffè costa molto meno, e ai colleghi certamente lo pagherà Edy. Ma il problema è che il numero degli indagati, se il ritmo è questo, a legislatura non ancora cominciata, potrebbe aumentare a dismisura tra gli eletti siciliani. A quel punto Edy dovrà condividere le spese di ricreazione, sennò finisce povero.

 

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