Stati Generali del Sud: formazione, innovazione e green le linee guida

Stati Generali del Sud: formazione, innovazione e green le linee guida
di Nando Santonastaso
Sabato 20 Marzo 2021, 09:00 - Ultimo agg. 11:01
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Una full immersion nel Mezzogiorno che propone, suggerisce idee e soluzioni, guarda al futuro senza concessioni a retoriche, rivendicazioni fini a loro stesse, piagnistei. La due giorni organizzata dalla ministra Mara Carfagna per martedì e mercoledì prossimi ha un obiettivo chiaro: ascoltare pressoché tutti gli stakeholders del Sud per introdurre nel Pnrr obiettivi precisi in chiave meridionale e chiedere per essi le risorse necessarie. Non un soldo in più, non un braccio di ferro con altre aree del Paese: dagli Stati generali della prossima settimana la ministra conta di ricavare una visione realistica di ciò che va fatto per ridurre il divario, utilizzando l'ultimo tremo che sta per passare, il Recovery Plan con le risorse straordinarie dell'Europa. Obiettivo ambizioso ma chi ha lavorato all'organizzazione dell'iniziativa, che si svolgerà tutta in remoto peraltro, osserva che alla richiesta di partecipare è giunta un'adesione immediata, convinta. È piaciuta soprattutto la scelta di evitare dibattiti e confronti: Carfagna e il suo staff ascolteranno uno dopo l'altro ogni interlocutore, affidando a vari collaboratori la sintesi dei contenuti tematici e al ministro dell'Economia, Daniele Franco, le conclusioni. Già, perché sarà proprio lui, il ministro incaricato dal premier Draghi di mettere nero su bianco l'architettura del Pnrr, garantendo la sostenibilità finanziaria dei progetti e il rispetto delle indicazioni Ue, a chiudere l'evento. Un segnale importante per tanti aspetti: perché conferma in modo evidente che c'è attenzione da parte del cuore tecnico del governo alle esigenze di rilancio del Mezzogiorno; perché riconosce la credibilità e il ruolo di chi nell'esecutivo stesso le rappresenta; perché può aprire un percorso di estrema concretezza e di condivisione sulle cose da fare, risorse e obiettivi alla mano come hanno chiesto gli economisti meridionali nel loro ormai noto decalogo. 

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Nutritissimo l'elenco dei partecipanti, una sfida a chi potrebbe considerarlo a prima vista esagerato e dunque improduttivo.

Qualche dubbio sull'assenza, almeno nella bozza disponibile, degli operatori e delle associazioni culturali. Ci saranno i governatori delle otto Regioni del Sud che interverranno uno dopo l'altro (nell'ordine alfabetico delle rispettive Regioni) nella prima sessione che scatterà martedì alle 9,30. Prima di loro, a parlare di Sud, i progetti per ripartire (questo il titolo, non a caso, scelto per l'evento) saranno i rappresentanti di Banca d'Italia, Istat, Ragioneria dello Stato, Agenzia per la coesione, rappresentanza della Commissione Ue e della Direzione generale urbana della stessa Commissione. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, toccherà ai sindaci delle Città metropolitane di Bari, Cagliari, Catania, Messina, Napoli, Palermo, Reggio Calabria; ai sindaci donna di Salvitelle (Salerno) Maria Antonietta Scelza, di Sulmona (L'Aquila) Annamaria Casini e di Roseto Capo Spulico (Cosenza) Rosanna Mazzia; ai rappresentanti dell'Unione delle Province, al professor Antonio Celotto dell'Università Roma Tre sul tema dei diritti delle generazioni future. Subito dopo partiranno le stanze di discussione in parallelo, otto sessioni, ognuna dedicata ad un tema specifico e coordinata da un politico. Di Questione meridionale oggi parleranno con Giuseppina Castiello (Lega), il presidente Svimez Giannola, la dottoressa Bitetti per l'Istituto Bruno Leoni, il presidente della fondazione con il Sud Carlo Borgomeo, l'ex presidente di Confindustria Antonio D'Amato in rappresentanza della Fondazione Mezzogiorno Tirrenico, Rocco Giordano per il Centro studi per il Mezzogiorno, la presidente della Fondazione Banco di Napoli Rossella Paliotto, Alfredo Cestari per i Polo magnetico Sud, l'economista Gianfranco Viesti, Amedeo Lepore in rappresentanza dell'Associazione Merita. Di Università per l'impresa e l'amministrazione con il senatore Gaetano Quagliariello (Cambiamo) discuteranno i Rettori delle Università del Sud mentre Lavoro e socialità saranno al centro della sessione con la senatrice Pd Valeria Valente, e i rappresentanti di Cassa Depositi e Prestiti, sindacati, associazioni datoriali, Forum Terzo settore, Forum delle diseguaglianze. Nelle altre sessioni si parlerà di Mobilità a lungo ed a breve raggio, di Transizione ambientale (ci sarà anche don Maurizio Patriciello), di scuola con Dalila Nesci (M5s) sottosegretario per il Sud, di Innovazione digitale con l'ex ministro Manfredi, e di salute. Mercoledì interverranno gli ex ministri per il Sud Fabrizio Barca, Claudio De Vincenti, Giuseppe Provenzano, l'imprenditrice Catia Bastioli, l'economista Lucrezia Reichlin, Bruno Tabacci sottosegretario a palazzo Chigi. Poi toccherà alla Carfagna e quindi a Franco. 

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