Green pass obbligatorio su bus e metro, chi controlla? Il piano del Viminale

Green pass su bus e metro, chi controlla? Il piano del Viminale
Green pass su bus e metro, chi controlla? Il piano del Viminale
Mercoledì 24 Novembre 2021, 20:47 - Ultimo agg. 25 Novembre, 11:35
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Salvaguardare il Natale dal boom dei contagi moltiplicando i controlli sul Green pass, con una mobilitazione delle forze dell'ordine «in maniera totale» e un Piano su scala nazionale senza precedenti, che sarà messo a punto da Prefetti e Comitati provinciali per l'ordine pubblico. Il potenziamento del certificato verde, allargato ad altri ambiti col nuovo decreto, passa ora per verifiche costanti in ristoranti, bar, treni, palestre, locali e ora anche hotel e tutti i mezzi di trasporto pubblico, compresi bus e metro.

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L'allerta dei sindacati

Su quest'ultimo punto, per scongiurare il caos già paventato dai sindacati del settore, sarà necessaria una riorganizzazione e un disegno mirato sui controlli, che per il momento - almeno in questa categoria - si annunciano «a campione».

In generale, il nuovo corso intrapreso non sarà un percorso facile anche su altri fronti: l'introduzione di una distinzione tra vaccinati e non, con il doppio binario del lasciapassare, potrebbe pesare sulla difficoltà dei controlli per questioni connesse alla privacy. Chiunque effettuerà i controlli potrà conoscere se il cittadino è vaccinato, guarito o ha fatto un tampone. Su questo aspetto il Garante della Privacy già in passato aveva espresso parere negativo. Ma con la stretta alle persone non immunizzate e l'introduzione del 'super' Green pass destinato solo a vaccinati e guariti, il rischio è che aumentino anche quei 'furbettì pronti ad aggirare le regole, compresi i tentativi di falsificazione dei lasciapassare, con maggiore pericolo di contagi. Di fronte all'imperativo del contenimento del virus, la componente dei controlli «è una parte fondamentale di questa strategia», spiega lo stesso Mario Draghi illustrando il decreto.

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I controlli affidati alle forze dell'ordine

«Di questo - prosegue il premier - è stata investita la ministra dell'Interno. Le forze dell'ordine saranno mobilitate in modo totale. C'è tutta una aneddotica sui mancati controlli, bisogna potenziarli. Tutte le forze di sicurezza, i vigili urbani, saranno impiegati con un impianto diverso dal passato». La prima mossa del Governo è quella di affidare ai Prefetti la costruzione di 'Piani d'azionè che andranno disegnati in base ai territori e in breve tempo: i Comitati provinciali dovranno essere riuniti entro tre giorni dalla pubblicazione in Gazzetta del nuovo decreto e adottare le misure stabilite in quella sede entro cinque giorni. E ogni settimana sarà richiesto allo stesso Comitato di offrire una relazione settimanale al Viminale, affinché i numeri sulle violazioni e sugli stessi risultati prodotti dagli accertamenti siano costantemente monitorati. Decisioni politiche, quelle previste dal prossimo dl, a cui le forze di polizia «si atterranno e che faranno rispettare», chiarisce con fermezza il capo della Polizia, Lamberto Giannini. E alcuni governatori, come il campano Vincenzo De Luca, chiedono che «per garantire la piena osservanza delle disposizioni di legge si prevedano sanzioni fino a mille euro». Resta ancora da chiarire nelle prossime ore come e quali forze saranno messe in campo per i controlli sui mezzi del trasporto pubblico locale (finora l'obbligo del pass era valido solo per i viaggi a lunga percorrenza). I controllori infatti sono preposti alla verifica del titolo di viaggio e poi sono pochi. Basti pensare che a Roma l'Atac ha a disposizione solo 250 controllori in tutta la città su 350mila passeggeri che ogni giorno prendono la metro e 200mila il bus.

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