Sulla Tav l'Italia prende una tripla sberla dalla Ue

Sulla Tav l'Italia prende una tripla sberla dalla Ue all'Italia
Sulla Tav l'Italia prende una tripla sberla dalla Ue all'Italia
di Mario Ajello
Mercoledì 21 Novembre 2018, 14:49 - Ultimo agg. 20:24
2 Minuti di Lettura

La Tav non vuole proprio fermarsi. E una spinta le è arrivata dalla Ue. È scesa, in visita al cantiere della Torino-Lione, Iveta Radicova, ex premier della Slovacchia e attuale responsabile europea del Corridoio mediterraneo tra la Spagna e Budapest di cui la Tav è parte fondamentale. Di fronte alla melina 5 stelle, l’inviata Ue ha sferrato tre sberle anti-grilline.

LEGGI ANCHE Salvini incontra il promotore della piazza Sì Tav

Una: se bloccano la Tav, l’Europa non metterà neppure un euro per la chiusura dei lavori, lo smantellamento delle gallerie tutto il resto (una spesa di 4 miliardi di euro tra tutte le cose che ricederebbe dunque solo sull’Italia). Due: la Ue è disposta ad aumentare dal 40 al 50 per cento il finanziamento della Tav e delle altre opere transfrontaliere come la galleria ferroviaria del Brennero. Tre: l’Italia deve decidere entro l’anno, cioè adesso, subito, se vuole fermare la Tav oppure no. Il no per la Radicova e per la Ue sarebbe una follia, ma a posizioni così cominciamo ad essere abituati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA