Trenta, Toninelli: «Da ministro vivevo in questo bilocale di 30 metri quadri a 1.000 euro»

Trenta, Toninelli: «Da ministro vivevo in questo bilocale di 30 metri quadri a 1.000 euro»
Trenta, Toninelli: «Da ministro vivevo in questo bilocale di 30 metri quadri a 1.000 euro»
di Simone Canettieri
Martedì 19 Novembre 2019, 12:21 - Ultimo agg. 12:40
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E se l'ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta vive (ancora per poco) in un ampio appartamento di quasi 200 metri quadrati in via dell'Ambaradam «perché fa una vita di relazioni», un altro grillino ed ex componente del governo, Danilo Toninelli, non ci sta a essere tirato in ballo. E mostra a tutti il suo monolocale al livello della strada, zona Porta Pia, dove abitava. Il già titolare dei Trasporti dell'esecutivo gialloverde scrive su Facebook: «Il direttore de 'Il Giornalè Alessandro Sallusti mi chiede, dalle colonne del suo editoriale in prima pagina, se anch'io ho mollato i privilegi da ministro. Eccolo caro direttore il privilegio che ho mollato».

Toninelli pubblica sui social la foto di «un bilocale da 30 metri quadrati in zona ministero, trovato tramite agenzia immobiliare, che mi costava circa 1.000 euro al mese. Visto come viveva un ministro che ha pensato solo ed esclusivamente al bene dei cittadini? Se ha il coraggio metta la foto della mia 'reggià sulla prima pagina del suo giornale. Così i suoi lettori capiranno di che pasta sono fatti questi 'grillinì e che bella vita piena di privilegi si concedono».

E la storia di Elisabetta Trenta continua ad animare la politica. Dice Clemente Mastella: «Sono stato con ossessione
dileggiato per anni da questi finti moralisti dei 5 Stelle nel loro ipocrita vaffa day. Ora la Trenta ex ministro della difesa offre uno stile grillino paradossale: si tiene la casa che le era stata assegnata per il periodo in cui si è ministri e di là non si smuove. Io sono stato ministro della Giustizia, con un valore di sicurezza superiore al ministro della Difesa, ed avevo diritto all'alloggio di servizio, con tutti i benefit conseguenti. Non l'ho mai utilizzato. Allora il ministero decise di stanziare 300mila euro per un progetto di garanzia della mia persona: vetri blindati, moderno apparato di sicurezza a Roma ed a Ceppaloni. Dissi no».

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