Zingaretti indagato per abuso d'ufficio nell'inchiesta sulle nomine Asl: prorogate le indagini

Zingaretti indagato per abuso d'ufficio nell'inchiesta sulle nomine Asl: prorogate le indagini
Zingaretti indagato per abuso d'ufficio nell'inchiesta sulle nomine Asl: prorogate le indagini
Venerdì 22 Gennaio 2021, 12:05 - Ultimo agg. 20:45
3 Minuti di Lettura

Il sospetto degli inquirenti è che ci siano state anomalie nelle procedure di assegnazione di incarichi ai vertici di dieci Asl laziali, nel 2019. E così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e l'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato, sono finiti nel registro degli indagati della procura di Roma, insieme ad altre sette persone. Nei loro confronti i pm hanno chiesto e ottenuto una proroga delle indagini. Gli inquirenti ipotizzano l'abuso d'ufficio. Il procedimento nasce da un esposto presentato nei mesi scorsi da Fratelli d'Italia, nel quale si chiede di indagare sulla nomina, in posizione dirigenziale in una Asl, di un candidato che non avrebbe avuto i requisiti per accedervi ma che sarebbe stato selezionato grazie a una modifica effettuata nel bando di accesso.

Nell'estate del 2019 il consigliere regionale di FdI, Antonio Aurigemma, aveva presentato un'interrogazione parlamentare su questa vicenda, sostenendo che il provvedimento amministrativo fosse illegittimo.

Nel novembre dello stesso anno, l'assessore D'Amato aveva risposto affermando che l'atto era «pienamente legittimo all'interno del quadro nazionale. La gran parte delle Regioni italiane ha adottato un'analoga metodologia, sia Regioni governate dal centrodestra, sia Regioni governate dal centrosinistra, come Toscana, Umbria, adesso passata a un nuovo governo, ed altre ancora. Vi è stata un'interpretazione estensiva per dar modo a un'ampia platea di professionisti di partecipare all'Albo dei direttori amministrativi, per poi eventualmente essere presi da quest'Albo». Oltre a Zingaretti e D'Amato risultano indagati anche Andrea Tardiola, segretario della giunta della Regione Lazio e Renato Botti, all’epoca dei fatti responsabile della direzione della Salute della Regione Lazio.

“In merito all’indagine, aperta a seguito di un esposto del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Aurigemma, che riguarda il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l’assessore alla sanità Alessio D’Amato e dei funzionari regionali sui requisiti di idoneità per le direzioni amministrative, l’amministrazione regionale, convinta di aver operato nel rispetto della normativa vigente, esprime massima fiducia nel lavoro della magistratura certa che chiarirà la vicenda in tutti i suoi aspetti”. Lo dichiara in una nota la Regione Lazio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA