Aborto in calo nel 2017, il 68% dei ginecologi è obiettore

Aborto in calo nel 2017, il 68% dei ginecologi è obiettore
Sabato 19 Gennaio 2019, 16:01 - Ultimo agg. 18:24
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Diminuiscono le interruzioni volontarie di gravidanza (ivg) in Italia. In totale, nel 2017 ne sono state notificate 80.733, confermando il continuo andamento in flessione del fenomeno: -4,9% rispetto al dato del 2016 e -65,6% rispetto al 1982, anno in cui si è osservato il più alto numero di ivg in Italia, pari a 234.801 casi. Lo rileva la Relazione del Ministro della Salute sull'attuazione della Legge 194/78 per la tutela sociale della maternità e per l'interruzione volontaria di gravidanza - 2017 trasmessa  al Parlamento. Diminuzioni percentuali particolarmente elevate, evidenzia la relazione, si osservano in Liguria, Umbria, Abruzzo e PA di Bolzano, mentre la PA di Trento è l'unica con un lieve aumento di interventi.
Il dato italiano, afferma il ministero della Salute, «rimane tra i valori più bassi a livello internazionale».


La percentuale di obiezione di coscienza tra i ginecologi italiani è pari al 68,4%. L'analisi del carico di lavoro settimanale su ogni ginecologo non obiettore per singola struttura di ricovero evidenzia solo due situazioni in cui si registra un carico di lavoro superiore alle 9 interruzioni a settimana (13,6 in Campania e 18,2 in Sicilia). Nel 2017 si rilevano valori più elevati di obiezione di coscienza tra i ginecologi rispetto agli anestesisti (45%). Ancora inferiore è la proporzione di personale non mecico che ha presentato obiezione.
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