Asl Napoli 2 Nord: al via la ricerca del Sommerso sull'epatite C negli over 50

Asl Napoli 2 Nord: al via la ricerca del Sommerso sull'epatite C negli over 50
Giovedì 28 Ottobre 2021, 14:40
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Si chiama Cinquanta senza C il progetto di eradicazione intraospedaliero promosso dall’Asl Napoli 2 Nord in partnership con il provider Letscom E3, con l’obiettivo di effettuare screening per la ricerca del virus dell’epatite C in tutti i pazienti con età superiore ai 50 anni ricoverati presso gli ospedali dell’Asl Napoli 2 Nord; cioè in quella fascia di popolazione non ‘coperta’ dall’attuale piano di eradicazione dell’Hcv a livello nazionale. Dice Antonio d’Amore, direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord: «Questo progetto ci permette di fare un’attività di screening su una vasta platea di pazienti che potrebbero essere entrati in contatto con il virus dell’epatite C, senza neppure saperlo. Di fatto, grazie a quest’iniziativa, potremo fare prevenzione direttamente in ospedale, anticipando eventuali conseguenze negative derivanti dall’infezione da Epatite C. Si tratta della prima esperienza del genere in Campania e siamo certi che, data la numerosità della popolazione oggetto di screening, possa permetterci di scoprire molto circa la diffusione del virus dell’Epatite C tra la popolazione over50 della nostra regione».

Per raggiungere l’obiettivo di progetto, la Asl Napoli 2 Nord e Letscom E3 intendono dunque organizzare un percorso intraospedaliero che preveda degli step condivisi che, a partire dallo screening per identificare la positività dell’anticorpo abHcv (già previsto nella routine ospedaliera), conduca alla presa in carico dei pazienti positivi che non abbiano già intrapreso una terapia antiHcv, con analisi di secondo livello per confermare la positività dell’RNA virale, avviandoli alle cure e quindi all’eliminazione del virus. Spiega la dottoressa Maria D’Antò, coordinatrice del progetto: «Dopo l’approvazione del Piano nazionale di screening gratuito del decreto Milleproroghe per l’Hcv, e considerato l’obiettivo dell’Organizzazione mondiale della Sanità di eradicare il virus C entro il 2030, ci siamo resi conto che c’era una grossa fetta di popolazione che purtroppo non sarebbe rientrata nel programma di screening.

Poiché questo programma prevede infatti test gratuiti solo per i nati tra il 1969 e il 1989, i Pwid (Persons who inject drugs) e la popolazione carceraria, di fatto rimane scoperta la fascia degli over 50. Per questo abbiamo ritenuto opportuno estendere lo screening anche ad altre popolazioni, testando tutti i pazienti ricoverati nei nostri cinque ospedali».

Il progetto, che ha ricevuto la sponsorizzazione non condizionante di AbbVie S.r.l. e di Gilead Science S.r.l., vede il coordinamento scientifico della dottoressa Maria D’Antò, responsabile del Centro prescrittore farmaci anti Hcv Asl Napoli 2 Nord e dell’Unità operativa semplice di Epatologia presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, con la collaborazione del dottor Antonio Schiano, epatologo presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore (Napoli), avrà la durata di circa un anno e vedrà coinvolte cinque strutture ospedaliere della Campania: Santa Maria delle Grazie (Pozzuoli), Gaetanina Scotto (Procida), Civile San Giuliano (Giuliano), San Giovanni di Dio (Frattamaggiore) e Anna Rizzoli (Ischia).

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