AstraZeneca e Janssen, i vaccini a vettore virale: differenze, funzionamento e rischi

SHOWCASE - AstraZeneca e Janssen, i vaccini a vettore virale: differenze, funzionamento e rischi
SHOWCASE - AstraZeneca e Janssen, i vaccini a vettore virale: differenze, funzionamento e rischi
Lunedì 19 Aprile 2021, 08:54 - Ultimo agg. 20 Aprile, 12:34
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AstraZeneca e Janssen, i due vaccini a vettore virale: differenze, funzionamento e rischi. L’Agenzia Europea per i medicinali e l’AIFA hanno finora autorizzato due vaccini anti COVID-19 a vettore virale. Un vaccino a vettore virale utilizza un virus (generalmente un adenovirus incompetente per la replicazione) per portare all'interno della cellula la sequenza del codice genetico che codifica per la proteina spike. Il sistema immunitario si attiva contro la proteina e produce degli anticorpi che, qualora il soggetto entrasse a contatto con il virus, lo proteggeranno dall'infezione. I vaccini a vettore virale autorizzati da EMA e AIFA sono Vaccino Vaxzevria e COVID-19 Vaccine Janssen.

AstraZeneca

Il vaccino Vaxzevria è un vaccino destinato a prevenire la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nelle persone di età pari o superiore ai 18 anni. È progettato per preparare il sistema immunitario a identificare e contrastare il coronavirus (SARS-CoV-2) responsabile della malattia COVID-19.

Il vaccino è composto da un adenovirus di scimpanzé incapace di replicarsi (ChAdOx1 - Chimpanzee Adenovirus Oxford 1) e modificato per veicolare l’informazione genetica destinata a produrre la proteina Spike del virus SARS-CoV-2. La tecnologia del vettore virale utilizzata per questo vaccino è già stata testata con successo ed è utilizzata per prevenire altre malattie.

Janssen COVID-19

Vaccine Janssen è un vaccino usato per prevenire la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nelle persone di età pari o superiore a 18 anni. Il vaccino induce il sistema immunitario a produrre anticorpi e globuli bianchi specializzati che agiscono contro il virus, offrendo protezione contro la malattia. È un vaccino monovalente composto da un vettore ricombinante basato su adenovirus umano di tipo 26 incompetente per la replicazione, che codifica per la sequenza completa della glicoproteina spike (S) di SARS-CoV-2 in una conformazione stabilizzata. Dopo la somministrazione, la glicoproteina S di SARS-CoV-2 viene espressa in maniera transitoria, stimolando sia anticorpi anti-S neutralizzanti che altri anticorpi specifici anti-S funzionali, così come risposte immunitarie cellulari dirette contro l’antigene S, che possono contribuire a proteggere contro COVID-19.

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