AstraZeneca, Ema: «Nesso tra vaccino e trombosi non provato, nessun rischio specifico legato a età»

Vaccino AstraZeneca e trombosi, Ema: «Nesso non è provato»
Vaccino AstraZeneca e trombosi, Ema: «Nesso non è provato»
Mercoledì 31 Marzo 2021, 14:03 - Ultimo agg. 1 Aprile, 09:00
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Non c'è nessun rischio specifico legato all'età per il vaccino AstraZeneca. Lo riferisce l'Ema in un comunicato. E non ci sono prove sul collegamento trombosi rare e il vaccino antio Covid AstraZeneca. Nel comunicato di Ema si legge che non c'è «alcun fattore di rischio specifico, come l'età, il sesso o una precedente storia medica di disturbi della coagulazione, per questi eventi molto rari (trombosi, ndr). Un legame causale con il vaccino non è provato, ma è possibile e ulteriori analisi continuano. Se sarà stabilita una relazione tra gli eventi rari di trombosi ed il vaccino daremo nuove avvertenze e istruzioni per i medici». I dati raccolti dall'Ema parlano di 44 casi di trombosi del seno venoso cerebrale su 9,2 milioni di dosi somministrate. 

«Al momento non ci sono prove che giustifichino restrizioni nell'uso del vaccino nelle diverse classi di età - aggiunge la direttrice dell'Ema Emer Cooke sulla decisione della Germania di vietare l'uso del vaccino alle persone con meno di 60 anni». Escluse anche le controindicazioni di AstraZeneca per le donne incinte: «Ma consigliamo loro di vedere il medico prima di prendere qualsiasi vaccino». 

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«Come comunicato il 18 marzo - si legge nella nota pubblicata sul sito dell'agenzia - l'Ema è del parere che i benefici del vaccino AstraZeneca nella prevenzione della Covid-19, con il rischio associato di ospedalizzazione e morte, superino i rischi di effetti collaterali. Ulteriori informazioni e consigli per gli operatori sanitari e il pubblico sono disponibili nelle informazioni sul prodotto del vaccino e nella comunicazione diretta agli operatori sanitari associati. Le persone vaccinate devono essere consapevoli della remota possibilità che si verifichino questi tipi molto rari di coaguli di sangue. Se hanno sintomi suggestivi di problemi di coagulazione, come descritto nelle informazioni sul prodotto, devono consultare immediatamente un medico e informare gli operatori sanitari della loro recente vaccinazione. L'Ema continua a lavorare con le autorità nazionali degli Stati membri dell'UE per garantire che vengano segnalati i casi sospetti di coaguli di sangue insoliti; questi casi vengono analizzati nella valutazione in corso del PRAC.

Sulla base di tutti i dati attualmente disponibili, il PRAC (Pharmacovigilance Risk Assessment Committee, è il comitato responsabile della valutazione di tutti gli aspetti della gestione dei rischi dei farmaci destinati agli essere umani, ndr) dovrebbe emettere una raccomandazione aggiornata durante la prossima riunione di aprile (6-9 aprile)».

Nuova riunione sul processo di revisione del vaccino anti Covid AstraZeneca a Bruxelles. All'Agenzia europea del farmaco (Ema) sono in corso consultazioni con gli esperti degli Stati membri e internazionali, dopo il nuovo allarme tedesco sulle trombosi cerebrali dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Lo rende noto la portavoce della Commissione europea, Dana Spinant.

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Nel pomeriggio, alle 16.30, sono attese comunicazioni. L'Agenzia europea del farmaco (Ema) terrà un briefing tecnico con aggiornamenti sul processo di revisione in atto sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca, dopo la nuova decisione della Germania. Al briefing, organizzato in collaborazione con la Commissione europea, sarà collegata la direttrice esecutiva dell'Agenzia Ue, Emer Cooke.

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La Germania ha deciso di somministrarlo solo agli ultrasessantenni in seguito al verificarsi di alcuni rari casi di determinati tipi di trombosi in persone di età relativamente giovane. «Prendiamo atto della decisione della Germania» e «ci sarà una comunicazione riguardante questi casi». Lo dice la vice portavoce capo della Commissione Europea Dana Spinant, durante il briefing quotidiano con la stampa a Bruxelles.  

La decisione presa dalla Commissione permanente tedesca per i vaccini (Stiko) merita «rispetto», ma il siero sviluppato da AstraZeneca è stato giudicato sicuro da altri organismi sanitari e «la sicurezza dei pazienti resta la massima priorità dell'azienda». Così la compagnia farmaceutica anglo-svedese ha risposto in una nota alla decisione della Germania di sospendere la somministrazione del suo vaccino negli under 60.

Le indagini delle autorità regolatorie per i vaccini britanniche ed europee «non sono state in grado di stabilire una relazione causale tra il vaccino e gli eventi di coagulazione», ha dichiarato AstraZeneca in una nota inviata all'agenzia 'Dpà. «Le autorità regolatorie del Regno Unito, dell'Unione Europea e dell'Organizzazione mondiale della sanità hanno concluso che i benefici dell'utilizzo del nostro vaccino per proteggere le persone da questo virus mortale superano significativamente i rischi in tutte le fasce di età adulta», ha affermato la società, sottolineando che il rapporto rischi-benefici del vaccino è stato «ribadito nell'aggiornamento mensile dell'Ema sulla sicurezza» pubblicato martedì.

 

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