AstraZeneca sui giovani è sicuro? Pregliasco: «Meglio Pfizer e Moderna, ma i casi di trombosi sono rarissimi»

AstraZeneca, morta 18enne, Toti: «Suo utilizzo volontario non è invenzione delle Regioni»
AstraZeneca, morta 18enne, Toti: «Suo utilizzo volontario non è invenzione delle Regioni»
Venerdì 11 Giugno 2021, 09:35 - Ultimo agg. 11:00
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Giovanno Toti, governatore della Liguria, torna a parlare sulla morte di Camilla Canepa, 18enne di Sestri Levante, deceduta ieri due settimane dopo l'iniezione AstraZeneca. La ragazza si era sottoposta al vaccino Oxford anti Covid-19 in occasione di uno degli Open Day regionali riservati agli over 18 su base volontaria. «La possibilità di utilizzare AstraZeneca per tutti su base volontaria non è un'invenzione delle Regioni o di qualche dottor Stranamore: è suggerimento che arriva dai massimi organi tecnico-scientifici per aumentare le vaccinazioni, e quindi evitare più morti». Dice il presidente della Liguria Giovanni Toti, rispondendo alle polemiche delle ultime ore. Toti invita a «non fare sciacallaggio» sulla morte dopo il vaccino AstraZeneca della 18enne ligure Camilla Canepa. «È il momento della responsabilità e della chiarezza: a medici e scienziati spetta stabilire l'eventuale nesso tra vaccino, altri farmaci assunti e tutte le circostanze che hanno portato a questo tragico evento».

Astrazeneca o i vaccini mRna?

Insomma vaccinare i giovani con Astrazeneca è sicuro? «Ritengo importantissima e necessaria una vaccinazione complessiva contro Covid-19, anche per i giovani.

Per loro a questo punto, anche per garantire e rasserenare i genitori e soprattutto i ragazzi stessi, che hanno dimostrato una grande voglia di vaccinarsi, sarà importante usare in modo preferenziale i vaccini che hanno un maggior profilo di sicurezza nelle fasce d'età giovanili, quindi i vaccini a mRna». Dice Fabrizio Pregliasco, virologo dell'univeristà Statale di Milano, intervenendo ad 'Agorà' su Rai3 all'indomani della morte di Camilla. «Io spero che questo secondo momento di angoscia su AstraZeneca non infici la campagna vaccinale complessivamente - auspica l'esperto - perché il virus sta circolando e come vediamo in Gb, ma anche in altre nazioni, dà dei colpi di coda. Solo grazie alla vaccinazione riusciremo a evitare in futuro quella proporzione di casi gravi che si è evidenziata nelle ondate» epidemiche vissute finora, ammonisce Pregliasco, ribadendo l'efficacia e la sicurezza dei vaccini anti-Covid. 

Il caso della giovane di Sestri Levante, anche se naturalmente «sarà necessaria un'indagine» per dimostrarlo, «di fatto ad oggi diventa il quinto decesso potenzialmente attribuibile in modo un pò più strutturato ai vaccini Covid-19 - ricorda Pregliasco - di cui uno con vaccino a mRna e 4 con AstraZeneca», su decine di milioni di somministrazioni. Il virologo esprime «grande dolore» per la perdite di una nuova vita umana, ma comprende le ragioni per le quali si sia premuto sull'acceleratore della campagna vaccinale: «In termini statistici - evidenzia - si calcola che le vaccinazioni e la velocità con cui sono state attuate abbiano salvato almeno 10mila vite umane». Quanto alla possibilità, per chi ha già ricevuto una prima dose di Vaxzevria*, di fare la seconda, l'esperto rassicura: «Ricevo messaggi angosciati, ma ad oggi nessun caso di trombosi si è registrato dopo la seconda dose di AstraZeneca. Le indicazioni attuali dicono che può essere fatta», anche se «è probabile che nel futuro si definisca la possibilità di un mix» tra vaccini diversi in prima e seconda dose. 

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«Ora da Roma si esprimano senza ambiguità: ritengono che aumentare le vaccinazioni, e dunque usare anche AstraZeneca di cui abbiamo milioni di dosi, sia necessario per salvare vite umane? E allora si assumano la responsabilità di dirlo chiaramente, senza mettere sotto accusa chi segue le indicazioni in tal senso. Oppure, si ritiene di fare a meno di AstraZeneca, pur rallentando le vaccinazioni, perché è considerato troppo rischioso? Lo devono dire gli scenziati a Roma, una volta per sempre. Responsabilità e chiarezza. Per fare in modo almeno che questa drammatica morte non sia stata vana», conclude.

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