Burioni risponde (di nuovo) a Le Iene: «Inammissibile scherzare sul coronavirus, nessun conflitto di interessi»

Burioni risponde (di nuovo) a Le Iene: «Inammissibile scherzare sul coronavirus, nessun conflitto di interessi»
Lunedì 15 Giugno 2020, 12:02 - Ultimo agg. 16 Giugno, 21:08
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«Sul mio conflitto di interesse accetto il confronto, ma solo con i professori Matteo Bassetti e Andrea Crisanti che hanno partecipato alla trasmissione delle Iene dove sono stato gravemente diffamato. Secondo 'Le Ienè, parlerei pubblicamente delle possibili cure tacendo volontariamente il fatto di avere forti interessi economici su una di esse: tutto irrimediabilmente falso ma anche, scientificamente, completamente sbagliato». Lo scrive su Facebook il virologo Roberto Burioni, tornando sulle polemiche legate alla trasmissione televisiva 'Le Ienè che ha accusato il virologo di conflitto d'interesse. «La stima e la chiara fama dei professori Bassetti e Crisanti mi consentono di ritenere che loro stessi ne siano perfettamente al corrente: per questo non riesco a spiegarmi le loro affermazioni televisive - rimarca il virologo - Ecco, con loro sì, accetto volentieri il confronto sul mio conflitto di interesse. Sono sicuro che sarebbe costruttivo e rimarrebbe nell'ambito giusto, cioè in ambito scientifico. Poi ci penserà il tribunale». «Mi ritengo, anche se qualcuno dei miei nemici non sarà d'accordo, un uomo di scienza che ha dedicato alla scienza tutta la vita - rivendica Burioni - La pandemia che ci ha colpito è stata una tragedia di proporzioni mondiali, che solo nel nostro Paese ha falcidiato decine di migliaia di famiglie. Inutile dire che è inammissibile scherzarci su, e inutile dire che l'argomento è dannatamente scientifico». 

«I professori Matteo Bassetti e Andrea Crisanti hanno partecipato alla trasmissione dove sono stato pesantemente diffamato. Ma il conflitto di interessi non è un'opinione, bensì una questione oggettiva - ricorda Burioni - Con il loro supporto sono stato accusato di perseguire un profitto personale denigrando l'utilizzo del plasma proveniente da donatori per curare Covid-19, al fine di favorire l'utilizzo del 'plasma sinteticò fatto con anticorpi monoclonali umani anti-Covid-19, dal quale io trarrei un vantaggio economico». «Peccato che questo conflitto di interessi sia platealmente ed oggettivamente falso, visto che io non ho mai brevettato (sic!) monoclonali o altri farmaci contro Covid-19, né di essi mi sto occupando, né di essi mi occuperò mai, visto che già decine di queste molecole sono state già isolate e brevettate da numerose multinazionali che stanno sviluppandole a tempo di record», conclude il virologo. 

 


Netta la replica della redazione delle Iene: «Martedì 9 giugno, vi abbiamo raccontato dei rapporti che il prof. Burioni ha da anni “proficuamente” (il termine proficuamente è una sua definizione) con l’azienda Pomona, una compagnia privata che opera nel settore delle biotecnologie e impegnata nello studio sviluppo e produzione di anticorpi monoclonali umani. Il professor Burioni, che abbiamo invitato per una replica sul suo presunto conflitto d’interesse, ci ha inizialmente risposto con due post su Facebook, come vi abbiamo raccontato qui. Nei giorni seguenti lo abbiamo raggiunto al telefono, e abbiamo parlato anche col suo legale Fabio Anselmo, per una sua replica. Sempre tramite Facebook il professor Burioni ha fatto sapere di essere disponibile al confronto ma solo con i suoi colleghi, i professori Bassetti e Crisanti, come vi abbiamo raccontato qui. Allora abbiamo contattato entrambi. Il prof. Bassetti ci ha testualmente detto: “Io non voglio entrarci... non ne voglio sapere... io vorrei conoscere i fatti in maniera approfondita... e nel modo in cui li avete presentati è la vostra versione... e vorrei conoscere la sua... perciò non voglio esprimere nessun giudizio... sulla vicenda. Non ci voglio entrare, non è il mio mestiere…(e conclude) voi avete fatto una lecita inchiesta giornalistica...”. Il prof. Crisanti invece ha raccolto l’invito del prof. Burioni dicendoci testualmente: Io sono disposto ad un confronto con lui sul valore della trasparenza nella comunicazione per evitare conflitti e altre situazioni”. Così, raccolta la partecipazione del prof. Crisanti, abbiamo fatto un comunicato in cui dicevamo: “martedì 23 giugno dalle 21.10 su Italia 1 potrete assistere a un inedito confronto tra virologi sulla trasparenza nella comunicazione, per evitare conflitti d’interesse. Nel frattempo però Roberto Burioni ha scritto su Facebook: “Mi ha appena telefonato il prof. Matteo Bassetti, manifestandomi la sua solidarietà per gli attacchi ricevuti e rinnovandomi la sua stima, che io ricambio con affetto. Come ero certo, le sue parole trasmesse durante il servizio de Le Iene non erano in alcun modo rivolte a me e neppure al mio inesistente conflitto di interesse”. Se davvero il conflitto d’interesse di Burioni è inesistente, sarà facile per il professore dimostrarlo confrontandosi con noi, rispondendo alle domande che abbiamo posto in merito alla sua attività e abbiamo ben documentato nel servizio del 9 giugno. E comunque, per la precisione, ripetiamo testuali le parole del prof. Bassetti in merito all’invito del prof. Burioni ad un confronto: “Io non voglio entrarci... non ne voglio sapere... io vorrei conoscere i fatti in maniera approfondita...  e nel modo in cui li avete presentati è la vostra versione... e vorrei conoscere la sua... perciò non voglio esprimere nessun giudizio... sulla vicenda. Non ci voglio entrare, non è il mio mestiere…(e conclude) voi avete fatto una lecita inchiesta giornalistica...”. Al post del prof. Burioni sul prof.
Bassetti, ne segue un altro che ha per titolo “Per dovere di cronaca” e riporta il testo di una mail appena ricevuta, firmata dal Capo Ufficio Stampa dell’Università di Padova: ”Buonasera professor Burioni, volevo informarla che ho smentito quanto divulgato da Le Iene in merito a un ipotetico dibattito tra Lei e il prof.Crisanti. Il prof. Crisanti non ha infatti acconsentito ad un intervento in tal senso, se non dando una generale disponibilità ad un intervento divulgativo sulla trasparenza nella scienza nei suoi diversi aspetti. Tra l’altro la telefonata del prof. Crisanti con Politi de Le Iene è avvenuta in viva voce con altre persone presenti, che possono riferire quanto sopra riportato”. La nostra telefonata, proprio per il dovere di essere precisi, è stata registrata e non ci sarà difficile dimostrare quanto detto testualmente dal prof. Crisanti: ”Io sono disposto ad un confronto con lui sul valore della trasparenza nella comunicazione per evitare conflitti e altre situazioni”. Le Iene non dicono bugie e non stravolgono i fatti. Nella puntata del 9 giugno abbiamo pubblicamente e lecitamente posto un quesito: “Il prof. Burioni, quando parla di scienza su un canale della televisione pubblica, lo fa solo in omaggio alla scienza o ha interessi connessi? Ha un conflitto d’interessi?”. E’ solo un professore universitario o anche un consulente di case farmaceutiche? E in quest’ultimo caso i suoi interessi potrebbero influenzare quanto esprime oppure no? Tutti noi (e i sottopancia) lo abbiamo classificato come “virologo”, ma se ci fossero degli interessi economici personali, questi andrebbero dichiarati o no? E’ giusto chiarirlo soprattutto quando si parla da una televisione pubblica? Questo ci siamo chiesti e chiediamo al prof. Burioni. Le chiacchiere stanno a zero e rinnoviamo caldamente il nostro invito al prof. Burioni: ci sembra molto più costruttivo e utile per la collettività un sereno confronto su un tema di indubbia attualità e rilevanza sociale come quello che stiamo affrontando piuttosto che rinviarlo alle aule del tribunale come minacciato dal prof. Burioni e dove comunque, se del caso, faremo valere tutte le nostre ragioni. Tratteremo l’intera vicenda nella nostra ultima puntata, martedì 23 giugno
».

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