Burioni vs le Iene: «Sul plasma anti-Covid avevo ragione io, ecco la nuova ricerca che lo prova»

Burioni vs le Iene: «Sul plasma anti-Covid avevo ragione io, ecco la nuova ricerca che lo prova»
Burioni vs le Iene: «Sul plasma anti-Covid avevo ragione io, ecco la nuova ricerca che lo prova»
Lunedì 27 Luglio 2020, 12:50 - Ultimo agg. 19:16
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«Il plasma anti-Covid non sarebbe così sicuro come tutti pensano», a dirlo è il virologo Roberto Burioni sulla sua pagina facebook, Medical Facts, rilanciando i risultati di una nuova ricerca effettuata da alcuni studiosi degli ospedali di Pavia e Mantova. Secondo i ricercatori, la terapia sierologica che usa il plasma delle persone guarite per curare gli infetti dal virus Sars-CoV-2, avrebbe riscontrato dei gravi effetti collaterali in 4 pazienti su 46 tra i quali una grave insufficienza polmonare causata dalla somministrazione di plasma. «Niente di eccezionale - dice Burioni - perché sono eventualità conosciute, ma corrispondono perfettamente alle cose che dicevo e per le quali sono stato accusato di mentire».

Sull'efficacia del plasma nel trattamento contro il coronavirus si è a lungo dibattuto: secondo alcuni è la panacea di tutti i mali, secondo altri non è così sicuro come si pensa. Tra questi c'è proprio Burioni, che lo scorso 4 maggio scrisse un articolo che svelava i limiti della terapia sierologica. Per quell'articolo era stato accusato dalla trasmissione televisiva Le Iene di essere in conflitto di interessi: secondo Giuseppe De Donno, ricercatore intervistato dal programma di Italia 1, Burioni sarebbe interessato a sminuire l'efficacia del plasma iperimmune per promuovere l'uso degli anticorpi monoclonali, su cui il virologo è impegnato da tempo in ricerche scientifiche. 

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Tra i ricercatori che hanno firmato la nuova ricerca sul plasma iperimmune, fa notare Burioni, c'è lo stesso dottor De Donno. nello studio, inoltre, scrive Burioni, si sostiene che i dati raccolti finora sulla terapia sierologica possono "aprire  la strada a futuri sviluppi (...)alla produzione di anticorpi monoclonali su larga sala". Quindi il virologo si chiede perché avrebbe dovuto boicottare una terapia che avrebbe potuto favorire il settore in cui lui stesso era imepgnato in rpima persona. 
 
«Io sono stato crocifisso da le Iene per avere detto esattamente quello che dicono i medici che hanno condotto questa sperimentazione - scrive Burioni su Facebook. - Cioè che il plasma è potenzialmente utile, che i dati sono promettenti ma non ci sono ancora dati certi sulla sua efficacia e che - se questa efficacia fosse dimostrata - uno sviluppo fondamentale sarebbe quello di potere produrre anticorpi monoclonali umani in quantità praticamente illimitata.

Per chi non lo avesse colto Giusppe De Donno, quello che nella trasmissione de Le Iene era il mio principale accusatore ora, lontano dal set televisivo, scrive ESATTAMENTE ciò per cui io ero stato accusato di essere in conflitto di interessi dando candidamente atto della giustezza scientifica di ciò che già mesi fa avevo chiaramente scritto su Medical Facts.»

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C'è da dire, però, che lo studio pubblicato su Haematologica ha constatato una riduzione consistente del tasso di mortalità nei pazienti trattati con plasma di pazienti guariti dal coronavirus: da una media precedente che oscillava tra il 13 e il 20% tra i pazienti con Covid-19 ricoverati in terapia intensiva, si è passati ad un livello del 6% una volta applicata la plasmaterapia. 



 

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