Chikungunya, stop alle donazioni di sangue a Roma

Chikungunya, stop alle donazioni di sangue a Roma
Mercoledì 13 Settembre 2017, 16:04 - Ultimo agg. 14 Settembre, 07:55
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Stop alle donazioni nella Asl Roma 2 dopo i casi di Chikungunya. Lo ha deciso il Centro Nazionale sangue - Istituto Superiore di Sanità. La sospensione totale delle donazioni riguarda solo la Asl 2 del Comune di Roma (le parti est e sud della città, 1 milione di abitanti) e il Comune di Anzio, oggetto di un focolaio confermato nei giorni scorsi.

«Siamo molto preoccupati per la situazione Chikungunya, il comune di Roma proceda subito alle disinfestazioni. È passato troppo tempo dalla prima richiesta di intervento da parte della Asl che risale al 7 settembre»: lo dice il ministro della Salute Beatrice Lorenzin riferendosi all'allarme per la malattia virale portata dalle zanzare che presenta sintomi simili a quelli di una forte influenza.

Il sindaco Raggi ha dunque firmato l'ordinanza «per contrastare l'emergenza sanitaria dovuta ai casi sospetti e accertati di Chikungunya trasmessi dalla zanzara tigre, non solo su suolo pubblico, ma anche su quello privato». È quanto si legge in un comunicato del Campidoglio.

I casi di Chikungunya nel territorio della Asl Roma 2 secondo l'amministrazione M5S sono stati segnalati al Dipartimento Ambiente del Comune solo venerdì. Nessun ritardo, ribatte la Regione: «l'8 settembre (venerdì, ndr) alle ore 13.26 l'Asl Rm2 inviava via Pec al Comune di Roma una richiesta urgentissima di disinfestazione sul territorio», si legge in una nota firmata da Alessio D'Amato, responsabile della cabina di regia della Sanità del Lazio.

«Il Piano nazionale di sorveglianza del Ministero della Salute - sottolinea D'Amato - prevede che l'avvio degli
interventi di disinfestazione da parte degli uffici competenti, in questo caso Roma Capitale, devono essere avviati entro 24 ore dalla segnalazione di caso probabile o confermato. Da quanto è emerso Roma Capitale ha intrapreso solo oggi azioni esclusivamente di carattere larvicida e non adulticida come previsto dalla normativa».

«Il Dipartimento Tutela e Ambiente del Comune di Roma, su nuova sollecitazione della Regione Lazio, ha garantito che entro oggi sottoporrà alla sindaca di Roma l'ordinanza contingibile ed urgente per l'avvio della necessaria disinfestazione in aree pubbliche e private - conclude - nvitiamo l'assessore Montanari ad evitare polemiche pretestuose ed ad impegnarsi come tutti alla migliore risoluzione della vicenda».

«Dalla Regione continuano ad arrivare notizie false, poco chiare e diffamanti - afferma ancora l'assesore Montanari - Roma Capitale si è immediatamente attivata rispetto ai casi di Chikungunya che ci sono stati segnalati dall'Asl venerdì scorso. Questa mattina sono stati fatti i primi interventi in tutte le aree urbane nelle quali si sono verificati i casi clinici notificati dalle Asl ed è imminente l'emanazione dell'ordinanza che renderà possibili i trattamenti adulticidi anche su suolo privato».

Nel Lazio «sono 17 i casi accertati dal Servizio Regionale di Sorveglianza Malattie Infettive (Seresmi) ad oggi di Chikungunya, di questi 6 nella Capitale». Lo rende noto la Regione. «Di questi 17, dieci casi sono residenti o riportano un soggiorno nel Comune di Anzio, e sette casi non risultano aver viaggiato in Italia o all'estero nei 15 giorni precedenti l'esordio dei sintomi». «Si specifica che le Asl competenti hanno fatto richiesta di disinfestazione nei giorni precedenti e anche nella giornata odierna nelle aree interessate dal fenomeno - prosegue il comunicato della Regione Lazio -.

Così come dispone la circolare del Ministero della Salute in relazione al piano di contrasto, è stata attivata un'azione quotidiana di monitoraggio, con la richiesta di supporto all'Istituto Superiore di Sanità, per verificare le azioni di disinfestazione messe in campo dai Comuni che hanno le competenze e i loro risultati».

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