Coronavirus e anziani, la quarantena lunga è la fine del welfare familiare: esperti divisi sull'isolamento

Coronavirus e anziani, la quarantena lunga è la fine del welfare familiare: esperti divisi sull'isolamento
di Maria Lombardi
Sabato 18 Aprile 2020, 09:18 - Ultimo agg. 13:35
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Più fragili, soli e, chissà, forse gli ultimi ad uscire da casa. Per gli anziani la normalità è lontana e di sicuro non sarà la stessa. Quarantena più lunga per chi ha superato i settanta anni? Non tutti sono d'accordo. Certo alla fascia di popolazione più colpita dal virus - l'83,7 per cento dei contagiati è ultrasettantenne - dovrà essere riservata maggiore attenzione e bisognerà prevedere attenti controlli. Ma decidere la fine del lockdown in base all'età per alcuni sarebbe un errore. E il comitato tecnico scientifico di Palazzo Chigi non è ancora arrivato ad alcuna conclusione. 

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«Lasciamo gli anziani a marcire nelle case? Non mi sembra un atteggiamento corretto anche dal punto di vista scientifico. Bisogna considerare più che l'età anagrafica lo stato di salute e fare dei distinguo», sostiene Francesco Landi, geriatra del policlinico universitario Gemelli di Roma. «Quando le maglie del lock-down si allenteranno, si dovrà valutare caso per caso. Ma costringere tutti gli ultrasettantenni a una quarantena prolungata non ha senso e potrebbe peggiorare lo stato di salute di molti. Dovrà essere il medico di base a valutare chi è più a rischio e chi meno».

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Gli obesi, gli ipertesi, i diabetici o chi soffre di altre patologie dovrà ovviamente proteggers. «Ma come possiamo proibire a un ultrasettantenne che sta bene di non fare la passeggiata sotto casa quando sarà possibile uscire? Da una quarantena troppo prolungata molti anziani ne uscirebbero malati e distrutti dalla immobilità. Finora la battaglia al virus è stata combattuta negli ospedali, adesso si deve spostare nel territorio, con le strutture intermedie che devono farsi carico della prevenzione, della valutazione dei rischi e dell'assistenza domiciliare».
 


Il distacco più sofferto, nel lungo isolamento, è stato quello dai nipoti. E sarà ancora lungo, secondo la virologa Ilaria Capua, direttrice dell'One Health Center of Excellence dell'Università della Florida: «Nonni e nipoti non potranno più stare insieme come prima». Un dolore per loro e un problema per tante famiglie, gli anziani sono un pilastro del welfare familiare. «La domanda più ricorrente di chi si rivolge al nostro servizio di sostegno psicologico è: quando potrò rivedere mio nipote? I nonni continueranno a essere un sostegno economico ma dovranno limitarsi a fare i baby-sitter virtuali con video-chiamate», Fabio Menicacci è presidente dell'Anap, associazione nazionale anziani e pensionati. «Per le famiglie sarà un problema e una spesa in più».

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Senior Italia Federanziani ha istituito il numero verde 800.991414 per l'emergenza solitudine a cui rispondono psicologici. «In ansia, confusi, isolati e con l'incertezza del futuro, molti a rischio depressione», così si sente chi è avanti con l'età, racconta Eleonora Selvi, portavoce di Federanziani. «Quello a cui abbiamo assistito è un senicidio per cui l'emergenza principale è la tutela della salute. Ma va considerata anche l'emergenza solitudine, una criticità diffusa e sottovaluta che può mettere a rischio anche la salute. E questa crisi ha messo in evidenza anche tutti i limiti della rete di assistenza per i non autosufficienti. Sono venute meno anche le badanti e il lavoro di cura grava tutto sulle famiglie».
 

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