Coronavirus, ecco perché l'Italia è ancora salva dalla seconda ondata rispetto al resto d'Europa

Coronavirus, ecco perché l'Italia è ancora salva dalla seconda ondata rispetto al resto d'Europa
di Alessia Strinati
Martedì 22 Settembre 2020, 13:49 - Ultimo agg. 23 Settembre, 07:07
3 Minuti di Lettura

Il coronavirus sta preoccupando nuovamante l'Europa e in alcuni paesi sono tornati i lockdown. Francia, Spagna, Regno Unito hanno indetto nuove zone rosse, stabilito chiusure e restrizioni. Per ora l'Italia sembra stia gestendo al meglio la seconda ondata del virus e molti si chiedono come mai i contagi che ci sono nel resto dell'Europa non ci siano anche nel Belpaese.

Leggi anche > Coronavirus a Napoli, caccia a 24 positivi: «Hanno fatto il tampone ma hanno fornito falsi recapiti»

Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l’Italia è al 14esimo posto nella lista dei paesi europei per numero di casi ogni 100mila persone nelle ultime due settimane. Il dato è ancora piuttosto buono, la crescita dei contagi si attesta sui 1.500 2.000 giornalieri, senza i picchi esponenziali registrati nei paesi limitrofi.

Secondo un'analisi condotta dal Telegraph l'Italia sarebbe ancora lontana dal dramma di una seconda ondata, prima di tutto per il corretto e costante uso delle mascherine. Nel nostro paese la mascherina è rimasto un dispositivo obbligatorio in molte occasione e in tutti gli ambienti chiusi, cosa che non è avvenuta invece negli altri paesi. L'Italia, inoltre, è stato uno dei paesi che ha fatto il maggior numeri di tamponi, come ha precisato il virologo Crisanti, inoltre ha mantenuto il periodo di quarantena obbligatoria a 14 giorni, anziché ridurlo a 7.

Sono tutti fattori che hanno aiutato a limitare i contagi, sebbene il numero sia in aumento ormai da giorni. Un altro elemento che potrebbe aver fatto la differenza è inoltre la paura. L'Italia è stato il primo paese europeo a fronteggiare con numeri e scene drammatiche la pandemia e questo ha generato molta paura tra la popolazione che ha probabilmente un atteggiamento più cauto. 

L'elogio al modello italiano è arrivato anche dall'Oms, che continua ad invitare alla prudenza e ha ricordato che le rigide restrizioni del lockdown italiano, durate decisamente più a lungo rispetto a quelle dei cugini europei, potrebbero essere un ulteriore fattore che porta il nostro paese a questo dato positivo, per ora. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA