Coronavirus, Nature conferma: meno aggressivo nelle donne grazie a "super cellule" del sistema immunitario

Coronavirus, meno aggressivo nelle donne? Merito delle "super cellule" del sistema immunitario
Coronavirus, meno aggressivo nelle donne? Merito delle "super cellule" del sistema immunitario
Mercoledì 26 Agosto 2020, 16:05 - Ultimo agg. 27 Agosto, 07:05
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Se il Covid-19 tende a essere più grave negli uomini che nelle donne, la spiegazione si trova nel sistema immunitario. Le pazienti femminili hanno mostrato infatti di avere una più forte e sostenuta risposta delle cellule T (o linfociti T), una parte essenziale del sistema di difesa dell'organismo, che tra i loro compiti hanno anche quello di uccidere le cellule infettate. Lo spiegano sulla rivista Nature i ricercatori dell'università di Yale. Il gruppo guidato da Akiko Iwasaki ha studiato 98 pazienti dai 18 anni in su, con un'età media di 61-64 anni, ricoverati allo Yale New Haven Hospital con sintomi da lievi a moderati a positivi al coronavirus. In questo modo hanno visto che una cattiva risposta delle cellule T è collegata ad una malattia più grave negli uomini.

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Già nei mesi scorsi si era osservato che i malati di Covid-19 avevano elevati livelli di citochine e chemochine (molecole fondamentali nel regolare e attivare i meccanismi difensivi e processi infiammatori) rispetto a chi non aveva contratto il virus. Tuttavia, alcuni di questi fattori e molecole sono risultati maggiori negli uomini, mentre nelle donne livelli più alti di risposta immunitaria innata data dalle citochine sono risultati collegati ad una malattia più forte. Secondo lo studio i pazienti maschili potrebbero trarre beneficio da terapie che aumentano la risposta delle cellule T mentre le donne da farmaci che mitighino la prima risposta immunitaria innata. Tuttavia, concludono i ricercatori, non è possibile scartare altri possibili fattori che incidano sul rischio di avere una forma più forte di malattia nei due sessi.

 

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