Cosmesi, il siero del latte per curare la pelle: l’ultima novità da tre giovani campani

Un donna immersa nel latte
Un donna immersa nel latte
di Gennaro Morra
Martedì 5 Gennaio 2021, 19:54 - Ultimo agg. 21:24
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Utilizzare il siero del latte per la cura della pelle. E non di un latte qualunque, ma quello con cui si produce il Parmigiano Reggiano. È questa l’ultima novità nel campo della cosmesi, dove una start up fondata da tre giovani campani, la Serum Lab, ha ideato un’intera linea cosmetica che sfrutta le proprietà benefiche di questo derivato del latte. Un latte italiano al 100 per cento, lo stesso che rientra nella filiera del prodotto che più di tutti rappresenta l’eccellenza italiana nel mondo in campo agroalimentare, quel Parmigiano Reggiano che purtroppo vanta il triste primato di prodotto più imitato dalle aziende straniere.

Ora, grazie all’intuizione dei ricercatori della Serum Lab, il Parmigiano Reggiano non ha solo un posto d’onore sulle tavole dei buongustai di tutto il mondo, ma gioca un ruolo importante nella cura del corpo. Infatti, è proprio dalla sua lavorazione che si ricava l’ingrediente principale dei prodotti della linea Serun Lab, ovvero il siero che si recupera dopo la fase di caseificazione e che contiene aminoacidi, minerali, vitamine e proteine. E rende questa sostanza un vero e proprio elisir di bellezza.

«Il siero di latte è un elemento dalle grandissime proprietà sia per il corpo che per la pelle – spiega il dottor Dario Biglietto, CEO di Serum Lab –. Molte industrie farmaceutiche e cosmetiche utilizzano il siero di latte proprio per queste sue proprietà ma in forma liofilizzata, quindi con costi e inquinamento dovuto agli spostamenti su gomma, oltre a perdere molte proprietà proprio in seguito al processo di liofilizzazione. Noi abbiamo studiato una formula e un metodo unici per rendere disponibile il siero di latte in forma liquida all'interno dei nostri prodotti, unendolo con le moderne tecnologie di cosmetica naturale. Inoltre abbiamo interamente eliminato l'acqua di produzione, sostituendola con il siero di latte, garantendo un'altissima concentrazione di siero oltre a un impatto ambientale minimo senza utilizzare una sola goccia d’acqua e grazie al recupero della materia prima».

Dunque, un’azienda giovane e visionaria, ma anche attenta all’ecosostenibilità della sua attività: «Utilizziamo circa il 98% di materie prime di origine naturale e utilizziamo la quasi totalità di ingredienti organici come l’acido ialuronico, oli ed estratti vegetali – sostiene ancora il CEO dell’azienda –. Niente Alcool, parabeni, olio di palma, prodotti OGM, derivati del petrolio, siliconi, coloranti. Gluten free, niente allergeni. L’efficacia di tutti i prodotti è testata in laboratori specializzati, tra cui il centro di cosmetologia dell’università di Ferrara». E aggiunge: «Selezioniamo i fornitori in base a un’etica condivisa: i nostri prodotti sono non testati sugli animali. Puntiamo a un packaging ecosostenibile, che contenga solo il minimo possibile di plastica, con l’obiettivo di eliminarla del tutto. Recuperiamo la materia prima e siamo per l’economia circolare e l’ecosostenibilità».

Presupposti che hanno fatto guadagnare alla Serum Lab la menzione di Nastartup come esempio vincente di innovazione e che la proiettano verso l’internazionalizzazione della propria attività, contando di aprire alle esportazioni verso l’estero quanto prima e di lanciare un progetto pilota in California entro l’anno prossimo: «I nostri obiettivi a medio e lungo periodo sono quelli di diventare azienda cosmeceutica – conclude Dario Biglietto – e di risolvere problemi, disturbi e patologie grazie ai nostri prodotti a base di siero di latte».

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