«Covid, la carica virale aumenta con l'età»: i risultati del nuovo studio

Coronavirus, il nuovo studio sulla carica virale: «Aumenta con l'età, ecco perché»
Coronavirus, il nuovo studio sulla carica virale: «Aumenta con l'età, ecco perché»
Martedì 19 Gennaio 2021, 17:43 - Ultimo agg. 19:32
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Sono ancora tanti gli interrogativi sul coronavirus. In merito alla carica virale, un nuovo studio condotto in Olanda sostiene che aumenti con l'età. Nei bambini di età inferiore a 12 anni può essere "circa 16 volte" più bassa di quella degli anziani over 80. La ricerca su questo 'gap generazionale' non è ancora sottoposta a revisione fra pari, ma è disponibile sulla piattaforma pre-print Medrxiv. Lavoro che mette in evidenza anche un problema che potrebbe crearsi con alcune tipologie di test che si usano per intercettare il contagio.

I DATI

«Questi risultati suggeriscono anche che i test antigenici potrebbero avere una sensibilità inferiore nei bambini rispetto agli adulti», spiegano gli autori dello studio, Sjoerd Euser del Laboratorio regionale di sanità pubblica del Kennemerland, e colleghi. Studi precedenti suggeriscono che gli under 12 svolgono un ruolo limitato nella trasmissione di Sars-CoV-2, ragionano gli scienziati.

Attualmente, la relazione tra carica virale e infettività non è ancora ben compresa e ulteriori studi dovrebbero chiarire se una carica virale inferiore nei bambini sia effettivamente correlata appunto a un loro ruolo limitato nel contagio. Intanto però si mette un punto nel dibattito sui più piccoli che, in tempi di zone rosse e Dad, è cruciale anche ai fini delle scelte in materia di gestione delle loro attività scolastiche. 

LO STUDIO

Obiettivo dei ricercatori era descrivere la distribuzione della carica virale in diversi gruppi di pazienti Covid e fasce d'età. Sono stati esaminati tutti i risultati positivi a Sars-CoV-2 da tamponi nasofaringei raccolti tra l'1 gennaio e l'1dicembre 2020, nei servizi sanitari pubblici delle regioni Kennemerland e Hollands Noorden, Olanda Settentrionale. Si tratta di tamponi di pazienti con sintomi respiratori che si sono presentati dal medico generico o in ospedale, operatori sanitari di 4 ospedali regionali, residenti in case di riposo e così via. Su questi campioni sono state stimate le cariche virali. In totale, sono stati testati 278.470 pazienti unici di cui il 9,1% (25.365) era positivo. I dati raccolti, riferiscono gli autori, presentano «una chiara relazione tra età e carica virale Sars-CoV-2», e rilevano che «in particolare i bambini sotto i 12 anni mostrano cariche inferiori rispetto a quelle degli adulti, indipendentemente dal sesso o dalla durata dei sintomi, e con una differenza di 16 volte», appunto, «fra gli over 80 e gli under 12».

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