Covid e paura dei contagi, un milione di ricoveri in meno negli ospedali. J&J: «Come sfruttare le televisite»

Paura del contagio negli ospedali, come accedere in sicurezza e sfruttare le televisite: le risposte della J&J
Paura del contagio negli ospedali, come accedere in sicurezza e sfruttare le televisite: le risposte della J&J
Mercoledì 14 Luglio 2021, 11:21 - Ultimo agg. 15:18
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Con l'attenzione tutta rivolta verso il Covid, e la paura del contagio, si rischia di perdere l'attenzione verso la propria salute. In Italia, nel 2020, sono stati 1,3 milioni i ricoveri in meno: 52,4% quelli medici, 47,6% i chirurgici. Dati allarmanti, forniti dalla Fondazione GIMBE (Gruppo Italiano per La Medicina basata sulle Evidenze) e confermati anche in un’indagine qualitativa di ELMA Research. Così la Johnson&Johnson Medical Italia lancia il sito web www.lamiasalutenonpuoaspettare.it, con l'obiettivo di supportare e accompagnare i cittadini nel percorso di cura in sicurezza.

Il decalogo

Sul sito web i cittadini troveranno vari documenti tra cui: delle «domande e risposte» sulla sicurezza degli ospedali, delle check list per sfruttare la telemedicina al meglio e per riuscire ad orientarsi nella ripresa dei percorsi di cura con i suggerimenti delle società scientifiche e delle associazioni pazienti, grazie anche a maggiori informazioni circa le nuove modalità di interazione offerte dalla Digital Health; nonché video-Interviste ai Presidenti delle Associazioni di Pazienti e delle Società Scientifiche coinvolte che spiegheranno in modo chiaro e pratico, patologia per patologia, l’importanza di non rimandare né interrompere le cure, evidenzieranno la centralità degli screening ed illustreranno le principali necessità dei pazienti e come sostenerli.

La campagna di sensibilizzazione 

«Per Johnson & Johnson Medical Italia in questo momento è vitale rilanciare i processi di cura di tutte le patologie non COVID-19 in tutte le fasi: dagli screening, alla diagnostica, alle visite di controllo, agli interventi chirurgici e ai follow up», ha spiegato Silvia De Dominicis, Presidente e Amministratore Delegato di Johnson & Johnson Medical. «Come azienda impegnata a elevare gli standard di cura e generare un impatto positivo sui pazienti lungo tutto il loro percorso, abbiamo fortemente voluto promuovere una campagna di sensibilizzazione al ritorno alle cure per dare un supporto concreto ai cittadini».

La riduzione degli interventi chirurgici

Per fotografare l’emergenza determinata dal Coronavirus, che ha portato a un drastico calo dei ricoveri e delle cure per i pazienti con patologie non Covid-19, Johnson & Johnson Medical Italia, ha commissionato alla Fondazione GIMBE una serie di indagini dalle quali emerge un quadro preoccupante: sono, infatti, 144,5 milioni le prestazioni di specialistica ambulatoriale in meno registrate nel 2020 rispetto al 2019.

La quota più rilevante riguarda gli esami di laboratorio 62,6% del totale delle prestazioni in meno, seguita dalla diagnostica (13,9%), dalle visite (12,9%) e infine l’area della riabilitazione (5,8%) e quella terapeutica (4,9%).

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«I dati analizzati mostrano come in tutte le Regioni si sia registrata una notevole riduzione degli interventi chirurgici soprattutto di quelli programmati, anche in aree, come quella oncologica, dove la tempestività dell’intervento è fondamentale per la prognosi del pazienti», ha commentato Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE. «Tutta l’attività di chirurgia d’elezione è stata notevolmente sacrificata. L’impatto sulla salute rischia di essere rilevante, anche se difficile da stimare, e potrebbe riguardare molti pazienti».

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