Covid, cosa cambia: dalle nuove regole per l'isolamento al tampone obbligatorio per chi arriva dalla Cina

Polemica per il reintegro nelle Asl dei sanitari non vaccinati

Covid, cosa cambia: dalle nuove regole per l'isolamento al tampone obbligatorio per chi arriva dalla Cina
Covid, cosa cambia: dalle nuove regole per l'isolamento al tampone obbligatorio per chi arriva dalla Cina
di Valentina Arcovio ed Emilio Pucci
Venerdì 30 Dicembre 2022, 23:05 - Ultimo agg. 31 Dicembre, 14:32
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Il decreto Rave diventa legge con 183 sì, 116 voti contrari e 1 astenuto. Tra le misure che allentano le regole sul Covid: il reintegro dei medici no Vax (la norma ha anticipato dal 31 dicembre all’1 novembre 2022 la scadenza dell’obbligo vaccinale), la sospensione delle multe per l’inadempimento all’obbligo per gli over 50, e la riduzione dei giorni di quarantena obbligatoria per i positivi asintomatici, che ora potranno uscire di casa dopo cinque giorni senza fare neanche il tampone.

Emilio Pucci

L’isolamento finisce anche senza test, ma con obbligo di Ffp2

Cambia la norma che regola l’isolamento delle persone positive al virus Sars-CoV-2. In caso di contagio, infatti, è possibile uscire dall’isolamento dopo 5 giorni, come avveniva in passato, ma senza obbligo di un tampone negativo. Su questo provvedimento dovrebbe intervenire con una sorta di «aggiustamento» il ministro della Salute, Orazio Schillaci. Dopo l’approvazione del decreto soprannominato «anti-rave» è prevista la diffusione di una nuova circolare ministeriale, nella quale Schillaci farà delle precisazioni sulla nuova norma che regola l’isolamento. Nel documento il ministro, infatti, imporrà alle persone positive in uscita dall’isolamento senza tempone negativo, l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 nei luoghi al chiuso o in caso di assembramenti. In diversi paesi europei l’isolamento dei casi è raccomandato piuttosto che obbligatorio, con o senza test in uscita. Viene dunque considerata una delle possibili misure di mitigazione e contenimento dell’epidemia. Mentre per quanto riguarda il regime di autosorveglianza per chi ha avuto contatti stretti con una persona positiva al Covid scende da 10 a 5 giorni nel nostro paese. 

Il tampone negativo è necessario solo per i viaggiatori cinesi

La nuova norma di uscita dall’isolamento dei positivi dopo 5 giorni senza l’obbligo di tampone non è al momento valida per le persone provenienti dalla Cina.

Per loro l’uscita dall’isolamento deve avvenire obbligatoriamente a seguito di un tampone negativo. Si tratta di una «misura che - spiega il ministro della Salute, Orazio Schillaci - non è discriminatoria verso nessuno». Piuttosto, secondo il ministro, è un provvedimento provvisorio e improntato alla cautela. «Proprio perché dalla Cina non abbiamo avuto informazioni scientifiche attendibili, in questa fase abbiamo raccomandato la massima prudenza», sottolinea Schillaci, aggiungendo che «l’ordinanza firmata sui tamponi in aeroporto terminerà il 31 gennaio 2023, quindi è una misura di precauzione». Il pericolo da scongiurare è l’ingresso in Italia di nuove varianti che potrebbero arrivare dalla Cina. Un rischio, al momento, escluso in base ai dati preliminari relativi al sequenziamento che arrivano dalla Cina e da quelli effettuati negli aeroporti dove sono atterrati voli provenienti da paese asiatico. Le varianti al momento maggiormente in circolazione in Cina e in Italia sono quelle appartenenti alla famiglia.

Ospedali e residenze, addio al Green pass: le mascherine restano

Le nuove norme di allentamento delle misure anti-Covid prevedono l’abolizione dell’obbligo delle Certificazioni verdi per accedere, da visitatori o accompagnatori, negli ospedali, nelle strutture residenziali, socio- assistenziali, sociosanitarie e negli hospice. Tuttavia, sempre nell’ottica della massima prudenza, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha firmato due giorni fa la proroga all’obbligo di portare le mascherine protettive negli ospedali e nelle strutture sanitarie fino al 30 aprile 2023. L’obbligo non si estende solo agli ospedali, ai pronto soccorso e alle Rsa, ma anche allo studio del medico di base. Insomma, in tutti i luoghi in cui si riuniscono persone potenzialmente malate o fragili. Ad oggi dunque le strutture sanitarie restano l’unico luogo in cui è obbligatorio portare la mascherina, dato che da quasi tre mesi è scaduto anche l’obbligo di indossarle sui mezzi pubblici. Tuttavia, la circolare ministeriale diffusa ieri apre alla possibilità di estendere l’obbligo di mascherina in altri luoghi al chiuso, come mezzi pubblici o uffici e scuole, in caso di peggioramento del quadro epidemiologico in Italia.

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