Covid, Brusaferro (Iss): «Evitare raduni a Natale, se ci rilassiamo la curva riparte»

Covid, Brusaferro (Iss): «La curva delle terapie intensive si appiattisce, ma non rilassiamoci»
Covid, Brusaferro (Iss): «La curva delle terapie intensive si appiattisce, ma non rilassiamoci»
Sabato 28 Novembre 2020, 11:27 - Ultimo agg. 16 Febbraio, 23:02
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La curva relativa all'occupazione dei posti letto e di terapie intensive va verso l'appiattimento. Mentre il segnale dei decessi è ancora molto elevato. «L'errore peggiore che possiamo fare in questa fase è quello di rilassarci: se allentiamo l'attenzione in una o due settimane la curva riparte»Così il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia, legata al Covid. Brusaferro poi, chiede di «evitare tutte le occasioni di aggregazione» ed «evitare in tutti i modi assembramenti». «Il Natale avarà una sua unicità» ma questo è il tempo di «abbassare la curva. Con questi numeri è molto difficilie immaginare qualsiasi tipo di spostamento di massa, aggregazioni e raduni» in particolare di persone che provengono da quadri epidemiologici diversi»Non c'è «sfalsamento dei dati» anche in caso di ritardi, assicura poi Brusaferro, spiegando che anche se ci sono ritardi per un caricamento non tempestivo sulla segnalazione dei casi Covid «il sistema ne tiene conto e anche se arrivano con giorni di rirardo vengono sempre attribuiti alla fase temporale a cui corrispondono».

Le misure

«Per la prima volta registriamo un andamento decrescente dei casi e questo conferma l'importanza delle misure.

Deve servire solo come incentivo e motivazione per andare avanti in questa direzione. Ora è fra 11 e 12% la percentuali dei positivi sui tamponi ma servono ancora larghi margini di miglioramento. I decessi saranno gli ultimi a ridursi e intanto serve evitare un messaggio di allentamento dell'attenzione, in particolare per le regioni che passano a colori meno marcati, resti comportamento responsabile». Così il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli.

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«La velocità di trasmissione sta rallentando ed anche l'incidenza su 100 mila abitanti inizia a deflettere» e «sta avvenendo in maniera significativa in tutto il Paese». Nonostante i dati confortanti «non bisogna allentare le misure e rilassarci». Anche perché «un Rt ancora poco sopra a 1 porta ad un aumento di casi». In 9 regioni permane il rischio alto da più di 3 settimane. «La nostra attenzione dovrebbe portarci a programmare in forma diversa il periodo delle feste, ma se questo fosse difficile da immaginare ci sono tavoli a livello europeo per trovare delle misure per evitare» il rischio di spostamenti, anche fra paesi europei, per trascorrere le vacanze sulla neve, ha chiarito ancora Brusaferro.

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