Covid, in Europa muore una persona ogni 17 secondi

Covid, in Europa muore una persona ogni 17 secondi
Covid, in Europa muore una persona ogni 17 secondi
di Simone Pierini
Giovedì 19 Novembre 2020, 22:13 - Ultimo agg. 22:30
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In Europa di Covid muore una persona ogni 17 secondi. Lo ha detto Hans Kluge, direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità per il vecchio continente. «In Europa abbiamo il 28% dei malati» di Covid-19 «del mondo» e «29 mila persone sono morte la scorsa settimana, il che vuol dire una ogni 17 secondi». Ha spiegato Kluge durante un incontro in cui ha aggiornato sulla situazione della pandemia di coronavirus Sars-CoV-2 in Europa. 

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«L'Europa è ancora una volta uno degli epicentri della pandemia, insieme agli Stati Uniti.

C'è luce in fondo al tunnel, ma saranno sei mesi difficili», ha aggiunto Kluge che ha ribadito come i lockdown debbano essere considerati come «l'ultima risorsa. Riconosciamo che centinaia di milioni di persone sono in una sorta di 'lockdown', abbiamo appreso che vi sono danni collaterali significativi associati, inclusi problemi di salute mentale, alcol e abuso di sostanze». 

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«Grazie all'adesione al comportamento di riduzione del rischio» da Covid-19, «i nuovi casi settimanali» di coronavirus «sono diminuiti da oltre 2 milioni a circa 1,8 milioni di casi la scorsa settimana». Ha sottolineato Kluge parlando di «un piccolo segnale, ma è comunque un segnale. Esorto chi ha la forza e la capacità di farlo, a continuare e ad affrontare la sfida con cui la nostra società e il nostro stile di vita devono misurarsi». Ma, ha aggiunto il direttore di Oms Europa, «troppo spesso abbiamo visto l'impatto negativo di un 'allentamento troppo rapido' delle chiusure a seguito della comprensibile volontà dei decisori politici di liberare il pubblico da periodi di rigore.

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«Le chiusure dovrebbero essere eliminate in modo sicuro e graduale», ha evidenziato dunque Kluge avvertendo che il calo dei casi registrato «è una buona notizia ed è la testimonianza dell'impegno delle persone nel fare quello che va fatto per arginare il contagio, ma dall'altro lato la mortalità è aumentata del 18% e noi dobbiamo proteggere i vulnerabili. Quindi il messaggio va calibrato. L'Europa è capace di voltare l'angolo, ma il virus si avvantaggia dei dubbi, delle decisioni tardive dei governi. Sappiamo che il vaccino arriverà troppo tardi per questo inverno. Quindi dobbiamo essere veramente vigili perché al momento i sistemi sanitari sono sopraffatti».

Non va dimenticato, conclude Kluge, che nella regione europea «ora ci sono stati oltre 15,7 milioni di casi di Covid-19 e quasi 355mila decessi segnalati, con oltre 4 milioni di casi in più nel solo mese di novembre. L'Europa rappresenta il 28% dei casi globali e il 26% dei decessi, cumulativamente». Nell'area «oltre l'80% dei Paesi riporta un'incidenza elevata a 14 giorni (maggiore di 100 per 100.000 abitanti) e quasi un terzo riporta tassi di incidenza molto elevati a 14 giorni superiori a 700 per 100.000 abitanti». «Ogni volta che scegliamo di seguire le regole, di fermare la disinformazione e affrontare il rifiuto - chiosa il direttore di Oms Europa - contribuiamo a prevenire la perdita di vite per Covid-19. In media ogni giorno sono 4.500 le persone che cadono vittime del virus. Si deve e si può evitare». 

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